Inaugurato a Roncade (Treviso), accoglierà fino a 2 mila studenti, dall’asilo all’università. Sarà un trait d’union tra formazione, ricerca e business
Oltre 51 ettari di terreno e dieci nuove strutture dedicate in particolare alla formazione, ma anche al mondo delle startup e delle imprese, per un totale di 30.000 metri quadri di superficie coperta. Il nuovo campus di H-FARM, inaugurato a Roncade (Treviso) lo scorso 7 settembre, si aggiudica il podio come polo di innovazione più grande d’Europa. Un titolo guadagnato dopo una lunga gestazione burocratica (avviata nel 2016) ed una realizzazione in tempi record, 11 mesi dalla posa della prima pietra.
Cinque sono gli edifici dedicati alla formazione, dall’infanzia fino all’offerta universitaria e post universitaria. Duemila, per ora, è il tetto previsto per il numero complessivo di studenti ma il campus è in grado di accogliere fino a 3 mila persone. Lo studentato prevede fino a 244 posti letto, mentre il centro sportivo è composto da un palazzetto e oltre 5 mila metri quadri scoperti, che ospitano campi polivalenti, da tennis, paddel, rugby, uno skate park e un bmx pump track.
H-FARM, società da 60 milioni di fatturato l’anno, nasce come incubatore di startup per poi spostare il fulcro del business sul settore consulenza. Oggi punta a raddoppiare il fatturato entro il 2024, e conta di farlo soprattutto grazie alla formazione. Di qui l’idea del campus, un progetto visionario che ora proietta il nome di H-FARM sull’orizzonte internazionale.
La nuova superficie coperta è interamente a cubatura zero: per realizzare le strutture, infatti, H-FARM ha recuperato volumi di edifici in stato di abbandono già presenti nella zona interessata e abbattuto una ex base militare. Il campus è anche sostenibile e autosufficiente dal punto di vista energetico. L’ampliamento è stato realizzato in perfetta sinergia con lo storico headquarters di H-FARM, in osmosi con il territorio e la campagna circostante grazie ad edifici di altezza moderata nel rispetto di un’architettura diffusa. Solo il 10% dell’intera area è edificata: lo spazio restante, ben 27 ettari, è adibito a parco attrezzato e area boschiva, aperti al pubblico.
«La trasformazione culturale indotta dal digitale» spiega Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM «ci sta imponendo di ripensare a come dialogare con i consumatori e come riscrivere i processi interni delle imprese. Allo stesso modo, in ambito scolastico e universitario e nella formazione in genere, dobbiamo ripensare alle piattaforme software per dialogare con gli studenti e riorganizzare il personale scolastico, docenti e staff».
«Stiamo lavorando molto su questi temi – continua Donadon – perché siamo convinti che il mondo della formazione stia iniziando a vivere la sua grande trasformazione e lo stia facendo molto velocemente. E ormai non è più solo un tema di strumenti o di contenuti, ma anche di luoghi. In un mondo sempre più digitale che corre e si evolve di continuo, dove i valori sono profondamente diversi, è anacronistico far nascere un luogo che pensi solo a formare, o solo a fare business, o solo a fare ricerca. Queste tre cose devono stare assieme ed ispirarsi l’una con l’altra. Noi ne siamo convinti e il nostro Campus è la risposta a questa nuova traiettoria».