I dipendenti sono chiamati ad esprimersi in forma anonima tramite la piattaforma collaborativa. E l'engagement migliora del 27%
Per molto tempo le survey interne sono state considerate uno dei metodi più efficaci per indagare le dinamiche interne, approfondire una serie di problematiche, individuare soluzioni mirate al benessere dei dipendenti.
Oggi c’è Yumi, una piattaforma informatica con approccio basato sui dati raccolti in forma aggregata e sulla filosofia del “nudging”, la “spinta gentile”, in grado di influenzare positivamente i processi decisionali di gruppi e individui meglio di imposizioni o istruzioni dirette.
L’app è customizzabile a seconda delle esigenze e permette al team di scambiarsi feedback in forma completamente anonima, in un’ottica di stimolo costruttivo. Ai collaboratori pone delle domande: com’è andata la giornata di oggi? Perché è andata così? E ognuno può rispondere esprimendo un’opinione, eventualmente anche coinvolgendo altri collaboratori che sono invitati a dire la propria.
La piattaforma raccoglie i dati e li elabora in modo da restituire un’immagine estremamente accurata delle dinamiche aziendali.
Successivamente, sulla base della panoramica realizzata, la risoluzione dei problemi avviene con il metodo del “nudging”: nessuna imposizione dall’alto, ma piuttosto degli spunti o suggerimenti che ognuno deve sentirsi libero di seguire o meno. Non direttive che non lasciano spazio all’individuo, quindi, ma suggerimenti gentili, come: perché non provi a comportarti così?
L’azienda assicura risultati eccellenti tanto sul fronte dell’engagement (+27%) quanto sul fronte dell’improvement (+30%, perché riduce le frizioni e la paura dello scambio di pareri e consigli tra colleghi e con il capo). Il risparmio è anche economico, perché Yumi diminuisce i costi di formazione ed aumenta l’efficacia di spesa.