In seguito al nuovo accordo sindacale firmato tra San Marco Group, società leader nel settore di pitture e vernici per l’edilizia professionale con sede a Marcon (Venezia), e l’associazione sindacale Femca-Cisl, i circa 200 lavoratori dell’headquarter potranno pubblicare degli annunci di lavoro indirizzati all’azienda stessa.
Qualora la richiesta andasse a buon fine, incontrando il reale fabbisogno professionale e superando le “selezioni” delle HR, verranno inseriti in un percorso formativo gratuito, che permetterà così di reperire nuove figure professionali “in casa” piuttosto che all’esterno. Con il vantaggio di accorciare i tempi di apprendimento e inserimento, e di investire nelle risorse interne.
In un contesto in continua evoluzione tecnologica, nel quale è necessario «rispondere prontamente alle richieste del mercato», secondo i vertici dell’azienda è necessario creare «un modello partecipativo dei dipendenti che incentivi il loro “saper fare” e che meglio risponda alle loro aspettative e ambizioni».
In prospettiva di una crescita e di un miglioramento continuo, viene premiato chi è capace di ricoprire ruoli diversi e ha una visione più ampia delle funzioni.
«L’accordo – commenta Mariluce Geremia, vicepresidente e responsabile risorse umane di San Marco Group – è il punto di arrivo di un percorso condiviso durato 3 anni, in cui abbiamo analizzato e discusso ogni ruolo aziendale». Alla fine del quale sono state individuate 70 figure professionali in base a parametri oggettivi quali anzianità, competenze, autonomia e leadership, per ciascuna delle quali è stato «definito e articolato un percorso di crescita interno che si svilupperà attraverso l’impegno di ciascun lavoratore, la formazione e l’acquisizione di esperienza».
Il punto di domanda secondo Geremia e i sindacati è capire se tra i lavoratori ci sia davvero la volontà di mettersi in gioco per tentare la crescita professionale e imparare “qualcosa di nuovo”, di affiancare un collega “formatore” per qualche ora al giorno, in un percorso che potrebbe durare anche due o tre anni. Per questo il progetto è ora in fase sperimentale, senza limiti alle richieste e sottoposto a verifiche annue.
«Ciò che di bello emerge da questo progetto – afferma Alberto Cavallin, di Femca-Cisl – è che la formazione non viene più calata dall’alto ma dovrebbe sorgere come stimolo dalla base. Ci aspettiamo siano i lavoratori a proporre le iniziative che preferiscono o che ritengono più utili, fino al punto di creare sinergie fra i lavoratori stessi».
Sempre all’interno dell’accordo, azienda e sindacati si impegnano a promuovere dei percorsi formativi attraverso il “Progetto Academy”, nato nel 2017, al quale è dedicato uno spazio messo a disposizione da San Marco, in cui confluiscono le attività di formazione, di aggiornamento personale autogestite dai dipendenti, di incontro e confronto.