Bonus asilo nido, c’è tempo fino al 1° luglio 2022

Bonus asilo nido, c’è tempo fino al 1° luglio 2022

(foto Shutterstock)

È stato prorogato il termine per presentare tutta la documentazione e ottenere il pagamento del bonus asilo nido

L’INPS ha prorogato il termine per poter presentare tutta la documentazione necessaria per poter ricevere il bonus asilo nido. Tutte le ricevute possono essere caricate entro il 1° luglio 2022.

Si possono ottenere fino a 3.000 euro di rimborsi per le spese sostenute per la frequentazione degli asili nido. A disposizione dei genitori oltre 500 milioni di euro.

A chi spetta il bonus asilo nido?

Possono richiedere il bonus tutti i genitori cittadini italiani o comunitari e tutti i cittadini extracomunitari purché in possesso di permesso di soggiorno per lungo periodo o di carta di soggiorno per familiari o con lo status di rifugiato politico. Tutti i soggetti richiedenti devono essere residenti in Italia. 

Il bonus può essere richiesto per il rimborso:

  • dei costi per la frequenza di asili nido pubblici o privati, purché autorizzati;
  • dei costi per il supporto presso l’abitazione a beneficio di bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche

Non rientrano nel bonus tutte le altre strutture, come ludoteche, doposcuola e altri servizi per l’intrattenimento dei bambini.

La richiesta di rimborso deve essere presentata dal genitore che sostiene effettivamente la spesa.

Gli importi del bonus

Al momento della presentazione, l’interessato deve indicare i mesi di frequentazione dell’asilo di cui desidera il rimborso, nel limite di massimo 11 mensilità. 

L’importo massimo del bonus dipende dall’ISEE dei soggetti richiedenti. C’è comunque un limite: il rimborso non può superare la spesa sostenuta.

Questi sono gli importi massimi per figlio minore:

  • 3.000 euro con ISEE fino a 25.000 euro
  • 2.500 euro con ISEE da 25.001 euro a 40.000 euro
  • 1.500 euro con ISEE superiore a 40.001 euro o in caso di omessa presentazione.

Che documentazione si deve caricare?

È fondamentale custodire la documentazione per vedersi riconosciuto il bonus, poiché gli importi vengono corrisposti solo dopo che il richiedente ha caricato tutte le ricevute.

Al momento della presentazione della domanda deve essere allegata la documentazione che certifica il pagamento almeno di una retta relativa a un mese di frequenza.

Nel caso di strutture con pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, è sufficiente l’iscrizione o la delibera di avvenuto inserimento in graduatoria del figlio.

Per il riconoscimento e per l’effettivo pagamento del bonus è poi necessario conservare le ricevute dei pagamenti delle rette mensili: l’INPS autorizza il rimborso solo dopo il caricamento di tutta la documentazione.

La prova del pagamento della retta può essere una ricevuta, una fattura quietanzata, un bollettino bancario o postale. Per l’INPS è sufficiente anche una foto della documentazione al fine della dimostrazione dell’avvenuto pagamento.

Prorogato al 1° luglio il termine per caricare la documentazione

Il genitore interessato può caricare la ricevuta di pagamento al momento della presentazione della domanda. Se è previsto il pagamento mensile della retta, è possibile caricare le ricevute mese dopo mese, fermo restando che l’INPS effettua il rimborso solo dopo il caricamento della documentazione. 

Nel caso in cui non si sia proceduto al caricamento mensile, il termine ultimo per provvedere ad allegare le ricevute è il 1° aprile dell’anno successivo.

In via eccezionale, per il bonus asilo delle mensilità del 2021, l’INPS ha comunicato che il termine per la presentazione di tutta la documentazione è prorogato al 1° luglio 2022.

 

 

Leggi anche:

ISEE che cos’è e come funziona

Il bonus caregiver 2022 dell’INPS

Bonus genitore solo e con figlio disabile a carico

 

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