Covid-19, spostamenti e riaperture dal 18 maggio

(foto Shutterstock)

Ecco le nuove misure da rispettare per la circolazione e per la riapertura delle attività che erano ancora sospese

È stato pubblicato, sabato 16 maggio, il D.L. n. 33/2020 che definisce il quadro delle nuove regole in materia di spostamenti e riaperture. Le misure vanno coordinate con le ordinanze delle regioni e con le previsioni del DPCM pubblicato il 17 maggio. 

GLI SPOSTAMENTI

Dal 18 maggio si può ricominciare a muoversi liberamente all’interno della regione in cui ci si trova. Invece, gli spostamenti tra regioni diverse, così come gli spostamenti da e per l’estero, sono vietati fino al 2 giugno, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
A partire dal 3 giugno, poi, cesseranno anche questi limiti alla circolazione.

Continua ad essere vietato muoversi dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura della quarantena.

MANIFESTAZIONI, FUNZIONI RELIGIOSE, ATTIVITÀ DIDATTICHE

Permane il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Manifestazioni, eventi, spettacoli con presenza di pubblico e convegni e congressi in luogo pubblico o aperto al pubblico si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici, con le modalità stabilite con DPCM.

Possono riprendere le funzioni religiose con la partecipazione di persone, ma devono svolgersi nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni, contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio.

Le attività didattiche possono svolgersi con le modalità definite da DPCM.

ATTIVITÀ ECONOMICHE, PRODUTTIVE E SOCIALI

Le attività economiche devono svolgersi nel rispetto dei protocolli o linee guida adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali; in assenza di quelli regionali, trovano applicazione i protocolli o le linee guida nazionali.

Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, ad esempio, sono già intervenute con provvedimenti che individuano le misure da adottare.

Sabato 16 maggio la Conferenza delle regioni ha approvato gli indirizzi operativi specifici per i singoli settori che ripartono: tra questi, ristorazione, attività turistiche, servizi alla persona, commercio al dettaglio, uffici aperti al pubblico, piscine e palestre, musei, archivi e biblioteche.

SANZIONI

Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida (regionali, o, in assenza, nazionali) determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

Inoltre, salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di inosservanza dei provvedimento dell’Autorità, per la violazione delle disposizioni del D.L. o dei decreti e ordinanze emanati in sua attuazione, è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria e la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

DPCM 17 MAGGIO: ATTIVITÀ LUDICHE, RICREATIVE, EDUCATIVE, PALESTRE, SPETTACOLO

È stato pubblicato, il 17 maggio, un nuovo DPCM che regolamenta anche l’accesso a parchi e giardini pubblicil’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative (dal 15 giugno)lo svolgimento di attività sportiva o motoria all’aperto, e gli spostamenti da e per l’estero

Prevista anche la riapertura, dal 25 maggio, di palestre e piscine; e, dal 15 giugno, di cinema, teatri, spettacoli; il tutto nel rispetto delle condizioni indicate dal DPCM.

Ancora sospesi i servizi educativi e le attività didattiche in presenza, ferma restando la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

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