Chiesi Farmaceutici saluta il cartellino: conta la fiducia

Chiesi Farmaceutici saluta il cartellino: conta la fiducia
(foto Chiesi.com)

Nel nuovo contratto integrativo numerose novità a favore del lavoro flessibile, ma anche della genitorialità, della conciliazione casa lavoro e dell’inclusione

Cartellino addio, in Chiesi Farmaceutici (gruppo farmaceutico internazionale focalizzato sulla ricerca) a far fede è l’impegno dei dipendenti. L’azienda, che conta 2000 dipendenti tra le varie sedi, ha recentemente siglato il nuovo contratto integrativo, che porta con sé numerose novità sul fronte della gestione delle risorse umane. 

Niente più timbro

Tra queste, spicca il percorso avviato già con l’inizio di gennaio per l’eliminazione delle timbrature. Una pratica che appare, per molti, ormai desueta: non è la puntualità calcolata al minuto a garantire la produttività dei dipendenti, ma il senso di responsabilità individuale. Tant’è che, tra coloro che hanno abbracciato questa filosofia, ci sono già diversi grandi nomi: da Fastweb a Microsoft, da Nestlé a Philips. Ora si aggiunge Chiesi, che punta tutto sulla fiducia e mette le persone al centro. Con un piano che valorizza la conciliazione casa lavoro, la genitorialità e l’inclusione. 

Super congedo pagato al 60%

Una delle innovazioni introdotte riguarda le lavoratrici madri e i lavoratori padri che fruiranno del congedo parentale. Sarà garantito loro il 60% della retribuzione (e non il 30% come da legislazione vigente) con completa maturazione dei ratei diretti e indiretti. Al padre saranno concesse 5 giornate in più di permesso per la nascita del figlio e saranno concesse delle giornate di permesso retribuito per la malattia dei figli fino a 3 anni. Per le rette di frequenza agli asili nido e scuole materne dei figli del dipendenti era già presente un budget rimborso, e il tetto di spesa è stato raddoppiato. In più, l’azienda favorirà il part time per i genitori con figli di età inferiore ai 6 anni.

Ferie solidali

Con il nuovo contratto integrativo arriva in Chiesi anche la banca delle ore solidali. Con questo strumento si potranno cedere le proprie ferie ai colleghi in difficoltà, ad esempio coloro che devono assistere familiari con particolari condizioni di salute che necessitino di cure costanti. In caso di malattie oncologiche e/o malattie cronico degenerative verrà riconosciuta al lavoratore o lavoratrice una retribuzione pari al 100% sino all’esaurimento del periodo di comporto. È inoltre previsto un monte ore illimitato per le visite specialistiche effettuate dai dipendenti.

Inclusione

Due importanti capitoli riflettono la grande attenzione agli aspetti di carattere sociale. Il primo è un percorso di prevenzione e contrasto alle violenze di genere che prevede, tra le altre cose, anche il coinvolgimento di associazioni territoriali che affrontano quotidianamente questo tema. Il secondo riguarda il volontariato: per chi sceglie di spendersi gratuitamente per la comunità, infatti, Chiesi ha previsto un tot di ore di permesso aggiuntivo. Potranno essere spese per attività prestate con associazioni del territorio a favore di progettualità mirate a contrastare la povertà, sostenere le categorie vulnerabili, promuovere la multiculturalità e proteggere l’ambiente.

Fare la differenza

«Il contratto integrativo commenta Ugo Di Francesco, CEO del Gruppo Chiesi è stato rinnovato in una situazione anomala dovuta alla pandemia in corso. Sia la parte normativa che economica testimoniano, ancora una volta, la volontà di considerare le relazioni industriali come prioritarie, uscendone ancor più rafforzate. Abbiamo voluto fare qualcosa di distintivo per noi, per i nostri dipendenti e per la comunità in cui viviamo. Abbiamo intrapreso un percorso che ci ha spostato dalla mera contrattazione economica, al voler fare la differenza a livello qualitativo nella vita dei nostri dipendenti».

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