Dal welcome day ai progetti cross company: l’engagement in Umana

Roberta Bullo, Direttore Generale Uomo e Impresa, Direttore Generale Itinere
(in foto: Roberta Bullo)

Con 1400 collaboratori divisi tra oltre 140 sedi, Umana lavora da sempre sulle persone e sul loro coinvolgimento, elemento essenziale per il successo

«Nei momenti più difficili della pandemia, la comunicazione ha tenuto insieme le nostre persone». A parlare è Roberta Bullo, che da gennaio 2017 è Direttore Generale di Itinere, divisione del gruppo Umana che affianca le aziende nei percorsi di change management e percorsi di evoluzione delle risorse umane.

Bullo è anche Direttore Generale di Uomo e Impresa, la società del gruppo Umana impegnata nelle attività di supporto alla ricollocazione professionale. Alle spalle ha un’articolata esperienza nell’ambito della gestione delle risorse umane come HR Manager di due importanti realtà dei settori chimico e farmaceutico. Bullo è intervenuta alla round table di SHR Italia dedicata alla comunicazione interna

Esserci in ogni momento: dal recruiting al percorso di carriera

«Umana» spiega Bullo «è un’agenzia per il lavoro “generalista”, che conta al suo interno 141 filiali sul territorio nazionale e 1400 persone dedicate ai servizi per il lavoro. Per tenere unita una comunità così ampia, che opera da tante sedi diverse, è fondamentale lavorare sulle persone e questo è sempre stato il cuore del nostro impegno per quanto riguarda le risorse umane.

Aumentano il senso di responsabilità e lo spirito di squadra, fondamentali per raggiungere gli obiettivi. Il lavoro da remoto ha reso tutto questo ancora più importante: per noi la presenza è sempre stata un valore e cerchiamo da sempre di esserci in ogni momento, dalla fase di recruiting all’accompagnamento in azienda durante tutto il percorso».

Dal welcome day all’intranet: le best practice di Umana

L’attenzione di Umana per la presenza accanto ai dipendenti si declina da sempre in un processo impegnativo e rigoroso.

«Siamo tantissimi, e come si può intuire abbiamo di frequente nuovi inserimenti» continua Bullo «ma per ogni nuovo arrivato organizziamo il così detto “welcome day”, a cui prendono sempre parte la Presidente di Umana e l’Amministratore Delegato, che danno il benvenuto e presentano l’azienda. Per noi questo è un valore e un modo per trasmettere il senso di appartenenza.

Al welcome day segue l’onboarding individuale, diverso a seconda della mansione ricoperta dalla persona».

Negli ultimi anni Umana ha implementato anche delle academy interne per accompagnare i responsabili nella valorizzazione e gestione dei collaboratori. Tra gli strumenti di comunicazione interna c’è anche l’intranet aziendaleMyUmana”, efficace strumento per condividere eventi, informazioni, comunicazioni che quotidianamente possono essere importanti per tutti.

C’è inoltre un portale per la formazione (ULearn) dove i dipendenti trovano tutti i corsi, a partire da quelli obbligatori ma non solo, e alcuni strumenti di welfare a cui possono avere accesso (come il colloquio di consulenza previdenziale). Ancora: Umana4U è il portale dove i dipendenti trovano sempre a disposizione documenti come CU e busta paga.

Ultime e prossime innovazioni: progetti cross company e formazione continua

Infine, proprio nell’ultimo anno sono stati sviluppati progetti cross company: «dal mio punto di vista si tratta del progetto più bello per quanto riguarda l’engagement e la partecipazione» spiega Bullo «perché permettono di rendere le persone non solo visibili, ma anche partecipi: sanno che possono dare un contributo e che la loro idea può essere presa in considerazione».

Ancora: per il futuro prossimo Umana sta lavorando sulla formazione continua. «L’idea è quella del LifeLong Learning» spiega Bullo «un’academy per tenere le persone costantemente ingaggiate e aggiornate. Stiamo inoltre lavorando sui percorsi di mobilità interna, non solo verticale ma anche orizzontale, per migliorare il processo di retention.

Infine stiamo lavorando ad un percorso di formazione su tutti i servizi del Gruppo: è un lavoro più che altro di comunicazione, perché le iniziative sono talmente tante che a volte è difficile comunicarle tutte. Invece tenere le persone informate è parte fondamentale dell’engagement».  

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