Ricambio generazionale, Lamborghini e Ducati firmano l’accordo

Ricambio generazionale, Lamborghini e Ducati firmano l’accordo
(Foto Shutterstock)

Un precario che entra per ogni anziano che esce. E a chi accetta la pensione anticipata, le aziende si impegnano a pagare tutte le voci retributive, come la polizza sanitaria integrativa

Ad aprire la strada è stata Lamborghini, che ha ufficializzato la notizia a fine febbraio. Poco dopo, a inizio marzo, Repubblica ha anticipato che anche Ducati è pronta a seguire l’esempio. Il patto con i sindacati segna un grande passo avanti sul fronte della staffetta generazionale, consentendo da un lato al lavoratore anziano di uscire anticipatamente, senza perdere nulla, dall’altro l’ingresso al suo posto di una giovane risorsa. 

L’accordo sindacale

L’accordo sottoscritto tra la Lamborghini e i sindacati Fiom-Cgil e Fim-Cisl prevede un’agevolazione per i dipendenti prossimi alla pensione, consentendo così l’ingresso di altrettanti giovani. L’iniziativa è rivolta ai dipendenti che, vicini alla maturazione dei requisiti pensionistici, richiedano volontariamente di aderire al piano di uscita. A loro viene garantito il mantenimento per due anni di tutti gli elementi retributivi percepiti in azienda, inclusa la conservazione della polizza sanitaria integrativa. Sul fronte delle assunzioni, invece, Lamborghini effettuerà un numero di nuovi ingressi con contratto a tempo indeterminato, pari alle uscite connesse all’iniziativa di alternanza.

Secondo una news di Repubblica, riportata anche dalla stampa locale, anche Ducati ha firmato un accordo del tutto simile

Un piano per investire sui giovani

«Questo accordo – osserva il responsabile del capitale umano di Lamborghini, Umberto Tossini – rappresenta solo un tassello di una più ampia strategia perseguita dalla nostra azienda. Soprattutto in un periodo di grandi sfide come quello attuale, riteniamo che il sostegno alla competitività aziendale passi attraverso l’accelerazione dei processi di cambiamento. Di qui il nostro continuo impegno a investire nelle competenze dei più giovani, motore del nostro futuro sviluppo. Pur nel pieno riconoscimento delle aspettative e dei diritti di chi si avvicina al periodo di pensionamento». 

 

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