Gap generazionale sul lavoro: differenze nel welfare e come lo spendono

gap generazionale

Importi più alti per i Baby Boomer, che investono in previdenza e famiglia. Tra le giovani generazioni più interesse per viaggi e fringe benefit

Le diverse generazioni hanno approcci differenti nei confronti del welfare, influenzati dall’ambiente socio-culturale in cui sono cresciuti e dalle sfide economiche affrontate durante il percorso lavorativo.

Da un lato abbiamo i boomer, più tradizionalisti e orientati verso la sicurezza finanziaria futura attraverso investimenti pensionistici solidi. Dall’altro lato troviamo i millennial e la Gen Z, più inclini a cercare flessibilità e vantaggi immediati nell’ambito del welfare aziendale.

L’indagine condotta da DoubleYou getta nuova luce su questi aspetti, mettendo in risalto il gap generazionale nella gestione dei propri benefit sul lavoro.

Gap generazionale: come si compone la forza lavoro in Italia

Nell’Italia del 2023, la forza lavoro è composta da una miscela di generazioni: i giovani della generazione Z rappresentano il 5%, mentre i millennial coprono il 18%, seguiti dalla gen X al 37% e dai baby boomer al 40%. Questo contesto vede un interessante intreccio di interessi e preoccupazioni tra le diverse generazioni.

I boomer, ad esempio, mostrano preoccupazione per temi quali la stabilità del lavoro o l’adeguatezza della retribuzione e un interesse per la flessibilità lavorativa: un’attenzione condivisa anche con i più giovani. In uno studio del 2023, Deloitte riporta infatti come oltre il 40% dei lavoratori italiani under 35 sia estremamente sensibile al tema dell’equilibrio fra attività lavorativa e vita privata, pur avendo in comune con le generazioni più senior i timori per il carovita e la stabilità economica. 

A questo si aggiunge il rapporto con le tecnologie emergenti e in particolare con l’intelligenza artificiale (IA), che sta ridefinendo le dinamiche lavorative in molte aziende, portando certamente opportunità ma al contempo sfide.

Le differenze generazionali nell’importo del welfare

A partire da questa base, DoubleYou ha condotto un report approfondito sullo stato dell’arte del welfare in Italia: in questo articolo ci concentriamo in particolare sulle differenze generazionali in termini di importi ricevuti e di approcci nell’utilizzo dei crediti welfare. 

L’analisi delle differenze di importo nel welfare tra le generazioni rivela un panorama complesso.  In media i beneficiari ricevono un importo di circa 900€, dato che indica che le aziende stanno implementando programmi più completi.

Tuttavia, emergono significative disparità di importo tra le generazioni. La generazione Z, ad esempio, sul lavoro percepisce importi mediamente più bassi sia nell’ambito dell’on top (vale a dire un’erogazione liberale regolamentata dall’azienda tramite regolamenti unilaterali o accordi integrativi) che nella conversione del premio di risultato. 

Il divario diventa evidente soprattutto nel confronto con i baby boomer, che ricevono in media il 38% in più rispetto alla gen Z nell’ambito dell’on top. Queste disparità sono spesso influenzate da logiche di qualifica, con figure manageriali o dirigenti che ricevono importi più alti. Anche i premi di risultato sono spesso legati al livello di inquadramento o alla retribuzione annua lorda, favorendo coloro con più esperienza e salari più alti.

La correlazione tra credito welfare e numero di familiari a carico conferma le differenze generazionali. I boomer, ad esempio, mostrano un aumento del 150% del credito medio assegnato con l’aumentare dei familiari a carico, mentre per la gen Z la correlazione diventa negativa.

Infine, dal punto di vista di genere, le donne percepiscono un credito on top inferiore del 9% rispetto agli uomini, con un gap che si riflette anche nella conversione dei premi di risultato. Questo può essere attribuito al gender pay gap e le maggiori responsabilità familiari che spesso penalizzano le madri si riflettono sugli importi spesi. Queste differenze sottolineano l’importanza di considerare non solo le differenze generazionali, ma anche di genere, nella progettazione dei programmi di welfare.

La modalità di spesa del credito welfare evidenzia una differenza generazionale

Esaminando i dati sui consumi del welfare, emergono alcune tendenze piuttosto definite. Le generazioni più anziane, come la gen X e i baby boomer, investono una parte significativa del loro credito nel supporto all’istruzione dei figli e nella previdenza integrativa, evidenziando una preoccupazione per la sicurezza economica futura. Al contrario, i millennial e la gen Z mostrano una maggiore propensione per gli acquisti immediati come buoni spesa.

Un’area in cui le differenze sono evidenti è nei viaggi e nelle vacanze, dove la gen Z spende il 30% del suo credito, rispetto al 16-20% delle generazioni precedenti. Questo riflette l’importanza per i giovani di avere tempo libero e flessibilità.

Inoltre, i baby boomer sono leader nei versamenti ai fondi di previdenza complementare, investendo una cifra significativa (690 euro in media). Un dato rilevante, soprattutto perché il tema della previdenza dovrebbe essere oggetto di attenzione da parte delle generazioni più giovani: in primis, perché il rendimento è tanto più alto all’aumentare dell’orizzonte temporale dell’investimento. In secondo luogo, perché considerate le difficoltà che la previdenza di “primo pilastro” sta già fronteggiando, soprattutto per i più giovani sarebbe consigliabile avere una forma di rendita pensionistica integrativa per il futuro.

Scarica l’Osservatorio Welfare realizzato da DoubleYou

Grazie alla vasta esperienza e al know-how specializzato, DoubleYou ha sviluppato l’Osservatorio Welfare 2024, un report dettagliato sullo stato del welfare in Italia oggi e sulle sue evoluzioni nei prossimi dieci anni, tra intelligenza artificiale e dialogo tra le generazioni.

Lo studio condotto da DoubleYou ha coinvolto 2.500 aziende provenienti da 11 settori merceologici diversi. Scaricando l’Osservatorio potrai approfondire la tematica delle differenze generazionali e molti altri trend del settore, oltre a scoprire diversi casi studio di aziende che hanno integrato e modificato nel tempo i loro programmi di welfare a seconda delle loro esigenze specifiche.

DoubleYou è una società leader nel settore del welfare in Italia che offre soluzioni su misura per aiutare le aziende a: 

  • valorizzare il contributo del personale
  • promuovere l’equilibrio tra vita professionale e personale
  • perseguire la mission aziendale con successo


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