Piani welfare aziendale mirati per manager e dipendenti: analisi di Italian Welfare su PMI e grandi aziende, per welfare più efficiente e funzionale
Il welfare aziendaleÈ l’insieme di benefit e prestazioni che un datore di lavoro riconosce ai suoi dipendenti, in aggiunta alla normale retribuzione, con lo scopo di migliorarne la qualità della vita privata e professionale. More acquista un’importanza sempre maggiore per il benessere delle persone e delle organizzazioni: è stato questo il tema al centro della Round Table svoltasi nell’Auditorium di SHR Italia, che ha visto protagonista l’esperienza di Italian Welfare, società di consulenza indipendente, specializzata nel settore del welfare. In particolare, la società offre servizi di analisi dei piani welfare delle aziende, seguendo tutte le principali forme di welfare integrativo.
Stefano Castrignanò, tra i maggiori esperti in materia e fondatore di Italian Welfare, ha raccontato come la società di consulenza sia riuscita a sviluppare soluzioni altamente innovative in tema di benessere aziendale, adottando un approccio che considerasse sia il punto di vista delle persone che usufruiscono di questi servizi, sia quello dei direttori HR delle piccole e grandi aziende, con l’obiettivo di arrivare a una costruzione strategica di questi servizi.
“A partire dal 2016 con la Legge di Stabilità, che ha introdotto importanti vantaggi fiscali in termini di deducibilità, sia per i lavoratori che per le aziende, c’è stata una vera e propria esplosione del welfare aziendale – spiega Stefano Castrignanò –. Altrettanto è avvenuto per le piattaforme a esso dedicate, attraverso le quali la fruizione dei servizi di welfare è sempre più agile”.
Il concetto di benessere aziendale presuppone una valutazione strategica molto ampia. La sfida di IW è quella di definire e focalizzare in modo puntuale gli effettivi bisogni concreti di ciascuna popolazione aziendale. L’obiettivo è quello di integrare gli strumenti di benessere aziendale contrattuali già esistenti, con le ulteriori iniziative, prodotti e servizi che ogni azienda singolarmente può decidere di adottare a favore dei dipendenti.
“Emerge la necessità di analizzare i modelli di welfare aziendale – prosegue Castrignanò –. Le scelte devono scaturire da un’analisi dei fabbisogni, piuttosto che da stimoli di tipo commerciale. Il nostro obiettivo è quello di effettuare un’analisi a monte, per individuare le tipologie di servizio che si addicono particolarmente alle reali necessità di ogni azienda. Questo si coniuga con il trend di attenzione ai temi del well being e del benessere, della salute, degli stili di vita, che il welfare aziendale sta seguendo e aiutando”.
Le soluzioni per il benessere aziendale sono state particolarmente significative durante la pandemia, quando l’accessibilità alle strutture sanitarie è stata estremamente agevolata proprio dalle convenzioni delle aziende. Grazie a questi accordi, i beneficiari di benefit aziendale hanno potuto usufruire di prestazioni sanitarie altrimenti difficili da ottenere.
La piattaforma specifica per i dirigenti del terziario è il risultato del rinnovo del contratto collettivo dei dirigenti del settore, siglato da Confcommercio, Manageritalia e le altre sigle datoriali. IW si è occupata della creazione della piattaforma contrattuale, che ha una caratteristica distintiva altamente innovativa:
“Non è solo una piattaforma di servizi – spiega Stefano Castrignanò –, ma è una sorta di hub che viene messo a disposizione di tutte le imprese iscritte a Confcommercio e di tutti i dirigenti di Manageritalia, che possono accedere agli strumenti di welfare previsti dal loro contratto di riferimento attraverso un unico portale. Questo consente di semplificare la fruibilità da parte dei dirigenti del terziario. È la prima esperienza contrattuale in questa direzione, ed è un’esperienza molto importante.
Si è evidenziata una sensibilità delle imprese del settore del commercio che, tramite questa iniziativa, hanno deciso di istituire piani di welfare fino ad ora non ancora sperimentati.
Un elemento significativo, considerando le caratteristiche del settore di riferimento: quello del commercio è un comparto molto articolato e frammentato da un punto di vista numerico, trattandosi di aziende di dimensioni molto diverse. “Questa esperienza è molto importante, perché rappresenta l’avvio di una diffusione capillare del welfare nel territorio, in particolare per ciò che riguarda i dirigenti del terziario”.
IW ha creato un modello di analisi dei piani per il benessere aziendale con l’obiettivo di valorizzarne i punti di forza, definire se vi siano dei gap per focalizzare le iniziative future su attività specifiche oggi scoperte dai piani, e creare una sorta di benchmarking sulle best practice sviluppate dalle aziende in quest’ambito.
“Questo consente di ottimizzare i piani di welfare di aziende di grandi dimensioni – conclude Castrignanò –, aumentando l’efficienza e garantendo alle persone la maggior fruibilità possibile dei servizi”.
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