Digitale guida la classifica delle competenze più richieste

img 1: “Data scientist”
(foto Shutterstock)

Le specializzazioni vincenti secondo LinkedIn: le professioni più richieste nell’epoca della transizione digitale

Se non si sa cosa consigliare a un figlio prossimo agli studi universitari, lo si diriga verso il digitale, e di certo sarà difficile sbagliare. Scherzi a parte, pur considerando l’importanza delle attitudini di ciascun individuo, se si vuole avere un futuro lavorativo promettente e sicuro, il digitale è sicuramente il settore su cui puntare. A dirlo è il social network del lavoro per definizione, LinkedIn, che ha delineato la classifica delle 25 professioni più richieste dalle aziende in questo momento.  E non si tratta solo di nuovi lavori, ma anche di profili sempre esistiti nell’era industriale, che oggi si misurano con la tecnologia e vengono perfezionati sempre di più.

Le 15 professioni più richieste

Tutte le 25 professioni evidenziate dal monitoraggio di LinkedIn hanno un peso specifico notevole per lo sviluppo delle aziende di oggi, ma in particolare sono 15 le più richieste e ambite, in assoluto, dalle realtà aziendali nel 2022: si va dal Robotics Engineer, che si occupa della costruzione e del collaudo di robot, al Data Scientist, che sviluppa modelli di gestione dei Big Data per trarne informazioni utili al business aziendale, fino al Banker, specializzato nella gestione del patrimonio dei clienti. E non finisce qua: il Cyber Security Manager è fondamentale per la sicurezza informatica dell’azienda, così come il Product Manager segue un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. 

Il Talent Acquisition Specialist gestisce le operazioni di recruiting, prevedendo anche le esigenze future dell’azienda, mentre il Cloud Architect progetta ambienti cloud che si adattino alle necessità di business aziendali. Queste, e le altre figure professionali legate alla transizione digitale, sono quelle più gettonate dalle realtà imprenditoriali di oggi. 

Hi-tech, sostenibilità e finanza

Sono tre i filoni principali attorno ai quali si costruisce la nuova necessità professionale delle aziende: hi-tech, sostenibilità, finanza. Nel primo caso rientrano tutti i profili esperti nella creazione di infrastrutture digitali; nel secondo tutte le professioni che sono indispensabili a condurre un’azienda verso la sostenibilità, nel terzo profili come il banker, per poi proseguire con i Data Scientist e Clinic Manager. Il recruiting è trasversale a ogni azienda, ed è qui che entrano in gioco l’HR Analyst e il Talent Acquisition Specialist.

Engagement, per acquisizione di nuove competenze

In questo scenario, l’acquisizione di queste competenze specifiche assume un’importanza cruciale sia per chi deve entrare nel mercato, che per chi deve riqualificarsi per non uscirne. Ma perché la transizione sia davvero efficace, è fondamentale che le persone si sentano davvero parte di questa evoluzione e si considerino parte attiva della crescita dell’azienda, sia in quella dove già lavorano, sia in quella in cui entreranno. 

Secondo l’agenzia per il lavoro GiGroup, sono quattro le azioni da mettere in atto per favorire l’engagement delle persone: 

  • una comunicazione attenta, che tenga le persone sempre informate sulla strategia dell’azienda e sul mercato;
  • feedback costante;
  • molteplicità di strumenti a disposizione delle persone per formarsi e aggiornarsi anche in autonomia;
  • reskilling puntando delle competenze non agite.

Questi sono i segreti per farsi seguire davvero dalle persone, che rientrano nella possibilità di offrire loro più conoscenza diffusa sui trend evolutivi, in modo da farle appassionare al proprio lavoro, e favorirne l’autonomia.

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