Dal rapporto AlmaLaurea 2023 il focus sulle facoltà e i corsi di laurea migliori per trovare lavoro: in testa Informatica, Medicina e Ingegneria
Puntuale come ogni anno, il rapporto AlmaLaurea ha analizzato lo stato di salute del mondo universitario italiano e in particolare il suo rapporto con il mercato del lavoro.
Tra i dati più significativi dell’indagine ci sono le statistiche sui livelli di occupazione dei laureati, che in buona parte confermano le tendenze emerse negli ultimi anni.
La XXV indagine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati ha coinvolto 670 mila laureati di primo e secondo livello, di 78 Atenei aderenti al consorzio interuniversitario.
Nello specifico, si tratta di:
A parità di altre condizioni, i più favoriti nella ricerca di un impiego sono i laureati del gruppo informatica e tecnologie ICT, così come quelli dei gruppi medico-sanitario e farmaceutico, ma anche ingegneria industriale e dell’informazione.
A questi, inoltre, si aggiungono i gruppi architettura e ingegneria civile e le discipline economiche.
A conti fatti, la performance migliore in termini di assunzione è quella delle lauree in Informatica e in Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. A un anno dalla proclamazione, il 59,1% dei laureati con la triennale in queste materie trova un impiego.
Le prospettive aumentano per chi completa anche i due anni della Magistrale. In questo caso, Informatica è ai primissimi posti in assoluto per capacità occupazionale, con il 93% dei laureati che trova un lavoro entro 12 mesi dalla proclamazione.
Un risultato statistico simile è stato registrato anche da un corso di laurea strettamente collegato a quest’ambito di studi, come Ingegneria Informatica, dove il 92,2% con una laurea magistrale trova un impiego entro un anno dalla proclamazione, tuttavia solo il 27,3% di chi si ferma alla triennale trova lavoro nello stesso arco di tempo.
Le facoltà medico-sanitarie in Italia tutto sommato garantiscono lavoro.
Il 78,7% di chi ha una laurea magistrale in uno dei vari corsi di questa facoltà trova un impiego a un anno dal conseguimento del titolo di studio. Inoltre il dato è alto anche per chi ha solo la laurea triennale, dove il 74,2% di loro ha trovato un impiego in un anno.
Tuttavia, gli studenti puntano alla laurea di secondo livello (magistrale o ciclo unico) per via delle maggiori opportunità di carriera e di stipendio.
Un po’ contenute dalla crisi dell’edilizia e delle costruzioni ma pur sempre buone sono le percentuali dei laureati in Architettura o in Ingegneria Civile.
Nel caso di Architettura, va segnalata la bassa percentuale di assunzioni a un anno dal conseguimento del titolo per chi ha solo la laurea triennale (30,3%), mentre cresce per chi ha conseguito la laurea magistrale (88,8%).
La laurea in discipline economiche porta molti laureati a trovare lavoro entro un anno, in particolar modo per chi ha una laurea magistrale (83,4%), mentre faticano di più gli studenti che hanno solo una laurea triennale (38,5%).
Le lauree più richieste per il futuro non sono così diverse da quelle che abbiamo appena visto dal rapporto di Almalaurea. Secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere le lauree più richieste per il 2025 sono quelle in queste discipline:
Il Sistema Informativo ha elaborato questo documento per il quadriennio 2021-2025, che non si è ancora concluso e stima un ingresso di 966.000 laureati nel mondo del lavoro in Italia. Tuttavia, dal documento si registra una necessità di 1,2 milioni di laureati nello stesso periodo.
Un dato molto interessante che emerge dal documento è che il fabbisogno medio annuo per i laureati nel settore Letterario, filosofico, storico e artistico è di 13.500 persone, che è superiore a quello richiesto per chi si laurea nel settore scientifico matematico e fisico (8.800).
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