Inclusione, a Helsinki la selezione si fa su cv anonimi

Inclusione, a Helsinki la selezione si fa su cv anonimi
(Foto: Shutterstock)

I candidati caricano le esperienze tramite application form, senza indicare sesso, età e nazionalità. Il progetto pilota è partito la scorsa estate ed è un successo

Si può essere completamente oggettivi nel valutare una persona? Probabilmente no, ma si può arrivare a conoscerla con la mente il più scevra possibile da preconcetti. Come? Ad esempio, cancellando dal suo biglietto da visita i principali elementi che possono viziare il giudizio, come il sesso, l’età e la nazionalità. Questa è l’idea alla base del progetto pilota avviato dal comune di Helsinki, che ha ideato un sistema per far pervenire ai responsabili delle risorse umane dei curriculum “anonimi”, identificati solo da un codice di 4 cifre. 

L’avvio nel 2019

La sperimentazione è partita la scorsa estate e doveva concludersi con la fine dell’anno, ma i responsabili sono rimasti talmente soddisfatti dei risultati ottenuti che hanno deciso di proseguire anche per tutto il 2021. Le prime ricerche avviate con il metodo innovativo, riporta il quotidiano locale Yle.fi, riguardavano 41 posizioni dislocate in 12 diversi settori, tra cui principalmente formazione e sviluppo (ma anche sociale, sanità e trasporto pubblico). I candidati hanno fatto caricato il proprio cv tramite application form, e il sistema ha fatto sì che ai responsabili HR arrivasse privo di alcuni dati, tra cui il sesso, l’età, la nazionalità, la residenza e la lingua madre. L’idea di fondo era che, in questo modo, si sarebbero approcciati alla selezione basandosi unicamente sulle esperienze dei candidati e sulla loro presentazione. 

La soddisfazione degli HR

«Ho ricevuto una lista di candidati – spiega una dei responsabili del progetto, Anna-Mari Rouru – identificati unicamente da un numero. Una volta arrivati, i candidati rivelavano il loro numero identificativo». Come supervisor, Rouru ha dovuto valutare con estrema attenzione che cosa era richiesto per la posizione e quali esperienze e capacità i candidati dovevano avere. In assenza di un curriculum tradizionale, tutte le qualità e le abilità andavano rintracciate nelle informazioni “asettiche” riportate dall’application form. Come riporta Yle.fi, Rouru non pensava nemmeno che fosse possibile selezionare in questo modo. Ma ha dovuto ricredersi. Perché con la procedura tradizionale, dice, «il candidato potrebbe ottenere il posto in seguito ad un brillante colloquio, anche senza avere approfondite conoscenze nel campo. In questo modo invece la selezione è stata più stretta, al colloquio sono arrivati solo gli esperti». 

Trend in crescita

In Finlandia, questa sperimentazione si è rivelata un assoluto successo, tanto che ora anche altre amministrazioni e aziende si stanno attrezzando per poter gestire le selezioni allo stesso modo. Ma quello Finlandese non è un caso a sé. Sono numerose, in tutto il mondo, le aziende che preferiscono dei cv parzialmente anonimi, ad esempio senza l’indicazione del sesso e della nazionalità. Nel mondo dei social network dedicati al lavoro, sposa questa linea anche Torre, di cui ci eravamo già occupati in passato. Torre consente di creare una pagina a metà tra un diario e un cv privo di indicazioni relative al sesso o all’età: ci sono indicazioni relative solo ai punti di forza, alle skill già consolidate e a quelle che si vorrebbero migliorare. L’idea di Alexander Torrenegra, creatore del portale, è che il classico cv sia un mezzo ormai inutile e superato. L’obiettivo a lungo termine di Torre è diventare la piattaforma globale che permette a ciascuno di trovare opportunità di lavoro soddisfacenti in modo agile, senza discriminazioni. 

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