Come rendere efficaci e interattivi i meeting da remoto: lavagne digitali e cuffie wireless a supporto delle tue attività in smart working
Il lavoro ibrido è sempre più diffuso e, secondo i dati raccolti da Bluepillow, motore di ricerca di alloggi, i nomadi digitali sono almeno 35 milioni a livello globale. Il mondo del lavoro necessita, dunque, del supporto della tecnologia più avanzata, per rendere confortevole ed efficiente il grande universo dello smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More.
Come rendere coinvolgente e interattivo un meeting a distanza? In che modo possiamo organizzare le nostre attività anche se non siamo in ufficio? Vediamo insieme quali possono essere gli strumenti a disposizione di aziende e liberi professionisti per lavorare al meglio anche non in presenza.
Nel periodo pre-Covid le riunioni a distanza erano già un’abitudine per le grandi multinazionali: persone residenti spesso in continenti diversi, impegnate per la stessa azienda, si incontravano virtualmente per scambiare informazioni e obiettivi. Questa tendenza, oggi, è consolidata e coinvolge una larga parte delle persone che lavorano: la diffusione dello smart working ha reso le riunioni online una consuetudine e la sfida è rendere questi momenti di incontro sempre più efficaci e funzionali ai traguardi da raggiungere in termini di business.
Non svolgendosi in presenza, i meeting virtuali necessitano di strumenti che consentano un’ottima comprensione dei contenuti espressi dalle persone: per concentrarsi al meglio sul focus della riunione e rendere ottimale l’ascolto possono essere molto utili le cuffie wireless, dotate o meno di microfono a seconda delle esigenze della persona.
Altrettanto funzionale può essere la lavagna digitale per meeting interattivi, dotata di un display capace di supportare una vasta gamma di formati, sia per video che per immagini, consentendo la migliore condivisione dei contenuti da parte di ogni partecipante.
Lavorare in remoto non è così facile come sembra: se, da una parte, lo smart working consente di gestire il proprio tempo in modo assolutamente flessibile, dall’altro impone una certa disciplina e rigore nell’organizzare le varie attività del giorno.
Per assicurarsi massima concentrazione e lavorare nel benessere, è importante ricavare uno spazio dentro casa, o in un coworking, dove potersi dedicare solo ed esclusivamente al lavoro, tenendo lontane distrazioni e interruzioni. È molto utile realizzare un proprio ‘ufficio personale, dotato di tutti i comfort necessari per garantirsi la massima efficienza possibile.
La comodità è uno dei fattori che contribuiscono a farvi lavorare meglio: a partire dalle sedie posturali, per arrivare alle scrivanie salvaspazio, sono davvero molte le soluzioni a disposizione per ottimizzare il vostro lavoro da remoto.
Oggi sono quasi 3,6 milioni gli smart worker in Italia e quasi il 91% delle grandi aziende adotta iniziative di smart working, mediamente con 9,5 giorni di lavoro da remoto al mese. Per i lavoratori, il risparmio netto è di circa 600 euro, a cui si aggiunge circa 1.000 euro in meno all’anno per il trasporto.
Le aziende, invece, risparmiano circa 500 euro all’anno per ogni postazione. Lo smart working presenta benefici anche sul versante ambientale, con una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 450Kg annui a persona.
Il 52% delle grandi imprese, il 30% delle PMI e il 25% della pubblica amministrazione ha già modificato gli ambienti di lavoro, per migliorare l’engagement delle persone e creare spazi sempre più confortevoli. Secondo Osservatori.net per la digital innovation, gli smart worker hanno livelli di benessere e motivazione più elevati di chi lavora unicamente in sede.
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