Work from home, ecco le migliori destinazioni selezionate in base a costo della vita, infrastrutture tecnologiche e attrazioni per il tempo libero
Lavorare da casa è comodo? Così comodo che ti piacerebbe farlo per sempre, magari cogliendo l’occasione per mollare tutto e andare a vivere nell’isola dei tuoi sogni? Oggi si può.
Se fino a non molto tempo fa i nomadi digitali erano visti con un misto di curiosità e sospetto, oggi sempre più professionisti guardano con molto interesse a questa opzione.
Le professioni che si possono svolgere da remoto sono molte e cresce il numero di aziende incline a concedere questa possibilità ai dipendenti.
Per chi avesse voglia di cambiare aria, ma ancora non avesse le idee chiare su quale potrebbe essere la destinazione, il portale di viaggi Hometogo ha selezionato le 30 migliori città dove lavorare completamente da remoto. Ne riportiamo una selezione.
Hometogo ha vagliato una lista di città da oltre 150 paesi, analizzandone una serie di fattori, tra cui:
La media non è matematica ma ponderata: per questo alcune voci (velocità di connessione, spazi coworking, alloggio, clima) hanno un peso maggiore rispetto alle altre. Dalla somma dei punteggi è emersa la lista delle 30 migliori mete per il lavoro da remoto.
Ecco le prime cinque.
Al primo posto nella classifica di Hometogo troviamo la capitale della Thailandia. La velocità internet non è la più alta, ma con i suoi oltre 450 mila punti di accesso gratuito Bangkok conquista il podio assoluto come miglior città per il lavoro da remoto.
Il costo della vita è tra i più accessibili al mondo, la maggior parte della popolazione parla anche in inglese e il boom degli investimenti asiatici ha portato molte multinazionali a trasferirsi nella capitale thailandese.
Quanto al tempo libero, Bangkok ha un’offerta davvero ricca, che si declina tra bellezze naturali, una frizzante cultura locale e perle architettoniche uniche al mondo.
Nuova Delhi è una delle capitali più economiche in assoluto, con una media di circa 209 euro al mese per un appartamento con una camera da letto. La città è anche sede di 165 spazi di coworking e vanta un gran numero di bazar, musei, palazzi storici e memoriali, biblioteche e luoghi di culto.
La capitale indiana è anche il centro politico più importante dell’intera nazione: è infatti un punto nevralgico di scambi e commerci, dei trasporti e della cultura indiana.
Unico neo: la connessione a internet non è velocissima (la media è di 12 Mbps al secondo), ma è comunque sufficiente per lavorare stabilmente da remoto.
Al terzo posto troviamo una città europea, Lisbona, che conquista quindi anche il podio nella classifica del vecchio continente.
Lisbona non svetta in modo particolare in nessuno dei singoli indici presi in considerazione, tuttavia il suo punteggio complessivo è molto alto. La vita ha dei costi accettabili e anche le infrastrutture tecnologiche (punti di accesso, velocità di connessione) sono assolutamente soddisfacenti per chi intende lavorare da casa.
In più la città offre una serie di attrazioni che non a caso la rendono, anche per i turisti, una tra le mete preferite: dai deliziosi vicoli del centro storico, che la sera si animano di musica e balli locali (è particolarmente conosciuto il Fado) all’accesso alle spiagge dove praticare surf.
In quarta posizione ecco un’altra città europea, Barcellona. Regina di Instagram grazie all’architettura di designer come Gaudì, conta più di 62 milioni di foto postate con l’hashtag #Barcellona.
Tra le attrazioni più note ci sono proprio alcune opere del celebre architetto, dalla Sagrada Familia al Parc Güell, e, in più, Barcellona ha una vivace vita notturna, un clima magnifico e una saporita cucina locale.
Per quanto riguarda il lavoro, la città ha il secondo più alto numero di spazi di coworking in Europa (la batte solo Londra) e si colloca al settimo posto nella classifica mondiale. Anche la velocità di connessione è molto buona: la media è di 37 Mbps.
Proprio come Lisbona, Budapest non eccelle in nessuno dei singoli indicatori, tuttavia nel complesso accumula un punteggio tale da conquistare il quinto posto della classifica.
La capitale dell’Ungheria offre una qualità di vita ottima a prezzi molto convenienti: la tassazione è molto bassa e gli affitti sono sufficientemente economici. Al bar un cappuccino costa meno di 2 euro e una birra non raggiunge i 3.
La vita serale è molto vivace e la città, con i suoi maestosi palazzi, è piacevole da visitare. Budapest è inoltre capitale mondiale delle terme. E non solo per la qualità delle acque: le Széchenyi si trovano all’interno di una affascinante struttura del primo Novecento, in stile neo-barocco.
Oltre a questo i collegamenti sono buoni e ci sono numerose e piacevoli aree verdi. Tra i contro c’è il clima: sicuramente, per chi ama le calde giornate di sole, non è la meta più indicata.
Leggi anche:
Workation, lavorare in vacanza: nuova tendenza post-pandemia