Acqua Sant’Anna, modello di tecnologia e sostenibilità

Acqua Sant'Anna
(foto facebook.com/acquasantanna)

Lo stabilimento in bioarchitettura ospita una flotta da quaranta robot a guida laser, carrelli automatizzati e dodici linee per l’imbottigliamento

Nel cuore delle Alpi Marittime, pochi chilometri sopra Cuneo, lo stabilimento dell’Acqua Sant’Anna è considerato tra i più all’avanguardia al mondo.

Industria 4.0 

In Valle Stura, allo stabilimento dell’Acqua Sant’Anna, la parola d’ordine è efficienza e la risorsa chiave si chiama automazione. La robotizzazione garantisce il flusso di dodici linee dedicate all’imbottigliamento dell’acqua naturale, tutte sono linee progettate con una tecnologia sviluppata ad hoc per Sant’Anna. Gli impianti, realizzati dall’azienda Krones, gestiscono fino a 54 mila bottiglie all’ora. Uno, in particolare, può arrivare a produrre 81 mila bottiglie all’ora: un vero record.

L’apporto dei robot non si limita alle linee ma coinvolge tutte le fasi del processo produttivo. Nella fase di imballaggio dei prodotti, ad esempio, vengono impiegate delle speciali braccia robotizzate che assicurano un’ottimizzazione nella quantità di plastica utilizzata; successivamente, i pallet con i prodotti vengono smistati da una flotta di quaranta robot a guida laser e carrelli automatizzati gestiti da un software centrale. Tutti i veicoli si muovono in perfetta sincronia, gestendo stoccaggio e carico dei prodotti sui camion, differenziandoli per tipologia, formati e quantità. 

Attenzione per la sostenibilità ambientale

L’impiego dei robot comporta molti vantaggi, che si riflettono non solo sulla produzione ma anche sull’ambiente. Le macchine, infatti, sono alimentate con batterie ricaricabili. L’automazione garantisce inoltre precisione e sicurezza: grazie a sensori e fotocamere montate direttamente su ciascun robot, vengono eliminati i rischi di possibili incidenti alle persone e alle cose.

L’attenzione per l’ambiente da parte dell’azienda si riflette anche sullo stabilimento, progettato seguendo i dettami della bioarchitettura e della bioedilizia. In particolare, per la realizzazione dell’edificio sono impiegati dove possibile legno e pietra, materiali naturali e in grado di armonizzarsi con l’ambiente circostante.

 

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