Conclusa l’acquisizione della startup Zoox, che nei mesi scorsi ha lanciato i primi “taxi robot elettrici”
Veicoli a guida autonoma per le consegne a domicilio. È l’ultima idea di Jeffrey Preston Bezos, fondatore e ceo di Amazon, che nell’ultimo periodo ha acquisito Zoox, startup californiana che ha sviluppato un prototipo di auto senza conducente. L’idea di Zoox era quella di una sorta di taxi urbano, ma può essere agilmente convertito in mezzo per le consegne.
La trattativa era ormai nell’aria da diversi mesi, ma l’ufficialità della notizia è arrivata solo a fine giugno, con l’annuncio da parte di Amazon. Secondo le indiscrezioni (riportate da larga parte della stampa internazionale, tra cui il Financial Times, The Information e Il Sole 24 Ore), il colosso dello shopping online avrebbe accettato di pagare oltre un miliardo di dollari, in previsione di un risparmio ben maggiore. I costi di spedizione, infatti, sono tra le spese più alte che Amazon deve affrontare, e sono destinati a crescere. Stando ad un’indagine realizzata dagli analisti di Morgan Stanley, negli anni a venire potrebbero raggiungere la cifra record di 90 miliardi di euro. Grazie alla tecnologia Zoox, tuttavia, l’azienda ne potrebbe risparmiare fino a 20 miliardi l’anno.
Secondo indiscrezioni, l’obiettivo di Amazon sarebbe quello di entrare in competizione con Google. Bezos, infatti, vorrebbe lavorare con Zoox per creare una flotta di vetture senza guidatore per gareggiare con Waymo, la divisione auto autonome di Google. L’interesse di Amazon nei confronti dei veicoli senza conducente, del resto, non è cosa nuova e non stupisce, dato che garantirebbe a Bezos, oltre al risparmio economico, l’indipendenza dalle aziende di logistica. Già lo scorso anno aveva investito in Aurora Innovation, una startup di guida autonoma gestita dagli ex responsabili del progetto di auto senza conducente di Google e del team Autopilot di Tesla.
L’interesse per Zoox, tuttavia, potrebbe essere cresciuto in funzione della difficile situazione finanziaria che la startup stava affrontando. Fondata nel 2014, Zoox ha lavorato per sviluppare l’hardware e il software necessari per creare taxi robot elettrici, attivabili attraverso l’app del proprio smartphone. Il progetto era stato lanciato poco prima dello scoppio della pandemia, che tuttavia ha messo seriamente in crisi la società. Secondo quanto riportato dalla stampa di settore, la startup è stata costretta a licenziare un centinaio di dipendenti (pari al 10% dell’organico) e il suo valore di mercato è velocemente sceso da 3,2 miliardi di dollari ad 1 miliardo, la cifra pagata da Amazon.