Come si sta trasformando il mondo del lavoro? Le cinque sfide che attendono le aziende e i lavoratori
Sono 5 gli ambiti d’azione in cui le aziende e i lavoratori devono concentrarsi per affrontare un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More, tecnologie digitali, e nuove priorità stanno ridisegnando le necessità nell’ambito lavorativo, in ogni settore.
Lo smart working, in particolare, sta mettendo in evidenza il bisogno di individuare il miglior work-life balance, per permettere di mantenere elevate le performance in termini di produttività, e al tempo stesso evitare fenomeni di burnout nelle persone. Non solo: il lavoro da remoto necessita di tecnologie e spazi adeguati, e la sua adozione è diversa anche a seconda del Paese in cui si applica.
Secondo il McKinsey Global Institute, oltre il 20% della forza lavoro potrebbe lavorare da tre a cinque giorni alla settimana da remoto in maniera efficiente, ma vi è un limite oltre il quale la produttività inizia a diminuire. Il tutto, in relazione alla tipologia dell’attività e agli strumenti tecnologici a disposizione.
Varia anche a seconda del territorio: nel Regno Unito i lavoratori potrebbero trascorrere in smart working un tempo teorico massimo pari al 46%, negli Stati Uniti il 39%, e in India il 16%.
La realtà è che, attualmente, l’80% della popolazione mondiale è impegnata in lavori che difficilmente possono essere fatti da remoto, e anche chi ha la possibilità di lavorare da casa, necessita di trascorrere momenti in ufficio per poter mantenere una buona produttività.
Emerge, dunque, il bisogno di adeguare spazi e tempi alle nuove esigenze sia delle aziende, che delle persone. È fondamentale progettare il lavoro per permettere alle persone di essere produttive, e di lavorare nel benessere. Per accrescere il proprio employer branding ed essere attrattive, le aziende devono mettersi nelle condizioni di ascoltare i propri collaboratori, definendo le mansioni anche considerando attitudini e talenti.
Con l’emergenza sanitaria e la ridefinizione delle priorità, e nel contesto dello smart working, anche l’espressione della leadership va rivista. Oggi un buon leader deve saper ascoltare le persone, mettersi al loro servizio, per aiutarle a realizzarsi professionalmente. Si passerà sempre di più da una leadership di comando, ad una leadership fondata su saggezza, lungimiranza e comprensione.
Tecnologia e smart working rappresentano due potenzialità sia per le aziende che per le persone, ma il vero valore aggiunto è il team di lavoro, un particolare che si è evidenziato chiaramente in concomitanza con la pandemia mondiale. Il lavoro di squadra è quello che ha fatto la differenza in ogni ambito, mostrando come la condivisione di obiettivi e vision sia l’unica strada percorribile nei momenti di difficoltà. Per costruire superteam efficienti, le aziende dovranno investire in cultura e formazione.
Scegliere di adottare lo smart working significa preferire la fiducia al controllo, ragionare per obiettivi e non per misurazione del tempo, e indirizzare le persone verso una maggiore autonomia e capacità organizzativa. Si tratta di un cambiamento profondo che, se accolto nel modo più costruttivo, può aumentare la professionalità delle persone, e accrescere l’employer branding aziendale.
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