Sostenibilità: 6 corsi di laurea per lavorare in ambito green

Trattore agricolo in un campo di mais
(foto Shutterstock)

È sempre maggiore la richiesta di professioni orientate alla sostenibilità, e anche l'ambito formativo si adatta. Più di 200 i corsi universitari "green"

Dalle Biotecnologie per lo sviluppo green alle Scienze dell’habitat sostenibile, dall’Ingegneria energetica ai Sistemi agricoli innovativi. Sono più di 200, in Italia, i corsi di laurea triennale e magistrale orientati alla sostenibilità. Un trend che segue di pari passo le dinamiche aziendali, dove la sostenibilità ormai non è più solo una questione etica, ma di business (ne abbiamo parlato qui).

Design Sostenibile per il Sistema Alimentare

Tra i corsi più curiosi c’è ad esempio quello proposto dall’Università di Parma per diventare designer per la sostenibilità sociale e ambientale del sistema alimentare. Il corso fornisce gli strumenti per conoscere pienamente il rapporto tra design e cibo.

Forma progettisti in grado di gestire, consapevolmente, gli aspetti legati al progetto e allo sviluppo di prodotti, strumenti e processi utili alla produzione di valore, economico, sociale e ambientale, lungo l’intera filiera dell’industria alimentare.

Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico

Diversi sono i corsi, tra gli atenei italiani, dedicati allo sviluppo sostenibile e al cambiamento climatico. L’Università di Pisa ad esempio organizza un master rivolto ai laureati magistrali di tutte le discipline che sono interessati ad acquisire e aggiornare una panoramica completa degli argomenti inerenti la gestione sostenibile delle risorse da un punto di vista ambientale, economico, sociale ed energetico.

Il corso è valido tanto per coloro che intendono lavorare nel settore, quanto per i neofiti che si affacciano al mondo del lavoro, così come a chi è già occupato e desideri appropriarsi di nuovi strumenti e competenze per migliorare il proprio profilo senza interrompere l’attività lavorativa.

Sistemi agricoli innovativi

Ancora, all’Università delle Marche c’è il corso in Sistemi agricoli innovativi, che forma laureati in grado di lavorare nel settore delle produzioni agrarie da reddito e ornamentali e nel settore vivaistico.

L’obiettivo del percorso formativo è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per favorire la creazione di un contesto innovativo di tipo aperto (open innovation), che sappia permeare le filiere agricole e vivaistiche.

Biotecnologie per le Biorisorse e Lo Sviluppo Ecosostenibile

A Verona, ma anche a Bari, si studiano le biotecnologie per lo sviluppo sostenibile. Il corso forma scienziati in grado di lavorare con le biotecnologie industriali, nell’ottica generale dello sviluppo sostenibile.

A partire dal secondo anno, il percorso formativo si articola in due curricula: uno dedicato alla agro-industria e uno alla bioindustria. Il percorso formativo consente, inoltre, di proseguire gli studi a livello magistrale indirizzandosi verso settori applicativi delle biotecnologie quali l’industriale e ambientale, il farmaceutico e l’agro-alimentare.

Scienze dell’habitat sostenibile

All’università di Pescara, dipartimento di Architettura, c’è anche il corso che prepara il tecnico della pianificazione e del controllo ambientale. Assiste gli specialisti nella progettazione, sviluppo e valutazione di sistemi per il controllo, la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente, focalizzandosi non soltanto sul territorio esterno, ma anche su ambienti di vita costruiti.

Il laureato in Scienze dell’Habitat sostenibile è quindi esperto in processi di trasformazione delle città e del territorio, con specifiche conoscenze multidisciplinari sugli aspetti ecologico-ambientali che interessano la città e il paesaggio urbano.

Ingegneria meccanica per le risorse marine

A Roma Tre si formano gli ingegneri meccanici per le risorse marine: il corso offre competenze specialistiche nell’ambito delle tecnologie industriali per l’estrazione e la trasformazione delle risorse marine, in ottica di sostenibilità ambientale e sviluppo ecocompatibile, in linea con gli indirizzi strategici Blue Growth dell’Unione Europea.

I laureati hanno solide competenze di analisi, progetto e gestione di impianti e processi di valorizzazione delle risorse marine che, in particolare, riguarderanno piattaforme ed altre strutture offshore galleggianti e fisse, dispositivi e sistemi di captazione e conversione di energia marina, mezzi e strutture sottomarine inclusi i sistemi robotici e quelli atti a consentire attività umane subacquee.

 

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