Venezia. Piattaforma digitale Venywhere per nomadi digitali

Due ragazze lavorano al pc, sedute a un bar a pochi metri dal Ponte di Rialto, Venezia
(foto Shutterstock)

La piattaforma digitale “Venywhere”, online dai primi di marzo, dà supporto ai lavoratori da remoto con info su alloggi, spazi di lavoro e servizi

Venezia combatte lo spopolamento e prova ad attrarre i nomadi digitali. Il progetto si chiama Venywhere, nome che unisce Venezia e  “workers from anywhere” e porta la firma della Fondazione di Venezia in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari.

La piattaforma, online dai primi giorni di marzo, è stata sviluppata con Cisco, leader mondiale nelle tecnologie abilitanti le modalità di lavoro innovativo, e offre informazioni su soluzioni residenziali, spazi di lavoro e su tutti i servizi della città.

Un nuovo modo di lavorare

Nuove forme di flessibilità geografica e organizzativa del lavoro sono oggi al centro della riflessione mondiale sul new normal che ci aspetta nel dopo-pandemia. Il fenomeno del work-from-anywhere è diventato una componente importante e irreversibile del nuovo panorama lavorativo, e offre oggi opportunità senza precedenti per ripensare il ruolo delle città storiche, di cui Venezia è senza dubbio un caso esemplare.

Stanno cambiando le regole del gioco della crescita delle città: dalla necessità di attrarre imprese, all’opportunità di attrarre direttamente lavoratori qualificati.

Venywhere parte dal presupposto che la città lagunare potrebbe essere il luogo ideale per un nuovo equilibrio tra lavoro e vita personale (c.d. “work life balance”), e per la sperimentazione di un rinnovamento urbano innescato dalla presenza di una nuova popolazione di “cittadini temporanei” che potrebbero diventare col tempo nuovi residenti.

La sperimentazione con i primi 16 lavoratori internazionali

Il portale partirà operativamente nei primi giorni di marzo con Cisco, leader mondiale nelle tecnologie abilitanti le modalità di lavoro innovativo. Sedici dipendenti provenienti da vari Paesi europei saranno chiamati a misurarsi, per primi, con questa nuova esperienza.

Il team di Cisco sperimenterà non solo le funzionalità della piattaforma Venywhere e l’impatto che l’intera iniziativa avrà sulla città di Venezia, ma anche le tecnologie abilitanti il futuro del lavoro e le nuove forme di collaborazione tra persone di team distribuiti.

I target principali a cui Venywhere si rivolge sono quattro: i freelance e ‘nomadi digitali‘; i lavoratori dipendenti che hanno la possibilità di svolgere la loro attività per periodi prolungati lontano dalla propria sede; i residenti veneziani che possono usufruire di servizi di supporto al loro lavoro remoto, facilitandone la permanenza in città; aziende interessate a spostare interi team per periodi prolungati a Venezia.

I servizi offerti

Tre sono le aree chiave su cui il progetto si focalizza. Offrire ai workers from anywhere supporto nell’individuazione di soluzioni residenziali e di spazi lavorativi adeguati.

Sviluppare una offerta di servizi, che permetta di partecipare alla vita quotidiana della città mediante attività quali lo sport, l’arte, l’artigianato, l’enogastronomia, la conoscenza della lingua, le visite in città e in laguna.  Infine, promuovere l’innovazione sociale, coinvolgendo i workers from anywhere in forme di cittadinanza attiva al servizio della comunità.

L’iniziativa si configura inoltre come progetto di ricerca e sperimentazione per quanto riguarda il futuro del lavoro, con diverse iniziative in fase di attivazione con importanti centri di ricerca e università internazionali che vedono nel progetto, e in particolar modo nell’esperimento pilota con Cisco, un “living lab” da cui attingere dati e in cui esplorare nuovi approcci.

Ridisegnare il futuro riguardante la città di Venezia

«Venywhere» osserva Massimo Warglien, professore a Ca’ Foscari, ideatore e coordinatore del progetto «vuole contribuire a disegnare il futuro di Venezia come città del lavoro contemporaneo. Venezia offre un’occasione unica di integrare lavoro e vita quotidiana, reinventando lo spazio di lavoro.

E ci aspettiamo che un nuovo flusso di lavoratori/residenti aiuti a mantenere in vita servizi essenziali per i cittadini e contribuisca a spostare parte dell’offerta di alloggi dal breve al medio/lungo termine, creando nuove opportunità abitative per tutti».

«Venywhere» sottolinea Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia «rappresenta una piattaforma di grande potenziale quale strumento in grado di favorire uno sviluppo della città lungo una dimensione innovativa, qualificante ed efficace sia sul piano della residenzialità, sia in termini delle prospettive di indotto sociale ed economico.

Una dimensione alla cui crescita la nostra Fondazione continua a contribuire, che renda Venezia capace di attrarre persone con elevato capitale umano, interpreti dei nuovi modelli del lavoro e portatrici di idee e di progetti». 

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