L’Assegno unico e le relative maggiorazioni spettano anche alle persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza
A partire dal 1° marzo 2022, è stato istituito l’Assegno unico e universale per i figli a carico, che consiste in un beneficio economico mensile attribuito ai nuclei familiari, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo.
L’assegno viene attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base dell’ISEEÈ una valutazione della situazione economica del soggetto che ha intenzione di fruire di particolari prestazioni sociali agevolate. More valido al momento della domanda e in base all’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Per i percettori di Reddito di Cittadinanza, il beneficio complessivo viene determinato sottraendo, dall’importo teorico spettante, la quota di reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare.
Per ricevere l’assegno unico, i beneficiari non devono presentare domanda. L’INPS, infatti, accredita automaticamente le somme dovute sulla carta.
Attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU(Dichiarazione Sostitutiva Unica) È una dichiarazione che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare. Ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo. More) vengono individuati i figli minorenni, i maggiorenni con età inferiore a 21 anni e quelli con disabilità per i quali corrispondere in automatico l’assegno.
La DSU è quel documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per ottenere l’ISEE.
La carta del Reddito di Cittadinanza ha un limite di prelievo di contante pari a 100 euro mensili per ogni individuo, incrementato in base al numero di componenti del nucleo.
L’assegno unico non rientra in questa cifra e quindi può essere prelevato oltre questo limite. Bisognerà rispettare solamente il limite giornaliero di 600 euro previsto per tutte le carte PostePay.
In alcuni casi, per le caratteristiche e la composizione dei nuclei familiari, l’INPS non possiede tutte le informazioni necessarie né può reperirle dalle banche dati a sua disposizione.
Pertanto, è necessario integrare i dati, presentando un’autodichiarazione, cioè il Modello Rdc-Com/AU. Il modello può essere caricato online collegandosi al sito dell’INPS con le credenziali SPID, oppure può essere presentato rivolgendosi agli istituti di patronato.
I nuclei familiari per i quali è necessario presentare questo modello hanno queste caratteristiche:
In caso di nucleo composto da un solo genitore, per ricevere l’intera quota dell’Assegno unico, che altrimenti verrebbe corrisposta al 50%, è necessario specificare le motivazioni della mancanza dell’altro genitore.
Quindi nel modello RdC-Com/AU occorre selezionare una delle seguenti opzioni:
Se invece l’altro genitore non è presente nel nucleo beneficiario del Reddito di Cittadinanza e intende richiedere la quota di integrazione dell’Assegno Unico a lui spettante, dovrà inoltrare la domanda di Assegno unico secondo le regole ordinarie.
Per i nuclei familiari nei quali sono presenti entrambi i genitori, di cui uno è il dichiarante della DSU ai fini ISEE, e che hanno uno o più figli a carico che siano minorenni o maggiorenni con disabilità, il Modello RdC-Com/AU va presentato solamente se si vuole accedere alla maggiorazione dell’importo.
Questa maggiorazione spetta se entrambi i genitori sono lavoratori e se nel 2021 hanno percepito l’assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori.
Le prime erogazioni dell’integrazione spettante avverranno a partire dal mese successivo alla data di presentazione del modello Rdc-Com/AU.
Per esempio, se il modello viene presentato a settembre 2022, nel mese di ottobre verrà riconosciuta la rata di RdC di settembre con la maggiorazione spettante.
Il modello Rdc – Com/AU ha effetto retroattivo e quindi verranno riconosciute le mensilità spettanti dal mese di marzo.
In altre parole, una volta inviato il modello Rdc – Com/AU, l’INPS procederà al riconoscimento degli importi relativi alle mensilità arretrate di integrazione Rdc/AU, con le relative maggiorazioni spettanti, con decorrenza dal mese di marzo dell’anno di competenza dell’Assegno unico, indipendentemente dalla data di presentazione del modello Rdc – Com/AU.
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