Maternità facoltativa: come funziona e chi può richiederla

Chi ha diritto all’ex maternità facoltativa, oggi congedo parentale, quanti sono i giorni spettanti, e chi paga la relativa indennità

Maternità facoltativa INPS: cos’è

La misura denominata “maternità facoltativa” ha cambiato nome in congedo parentale, che è più inclusivo verso i papà, visto che possono richiederla anche loro. In alcuni casi, però, l’espressione “maternità facoltativa” rimane nel linguaggio parlato, soprattutto nel caso sia una donna a richiedere questo tipo di congedo.

La “maternità facoltativa” consiste nella possibilità di assentarsi dal lavoro, ottenendo un’indennità dall’INPS in entità ridotta rispetto alla retribuzione ordinaria, come vedremo nel corso del nostro articolo.

Maternità facoltativa: retribuzione, quanto spetta?

La maternità facoltativa, ora congedo parentale, porta il dipendente che la richiede a ricevere un’indennità pari al 30% della propria retribuzione mensile per tutto il periodo del congedo.

Ci sono alcune eccezioni, infatti per i primi due mesi l’indennità è dell’80% (nei primi sei anni di vita del proprio figlio), ma questa misura subirà una modifica dal 2025, quando per il secondo mese l’indennità sarà del 60%.

La tredicesima in maternità facoltativa viene percepita grazie a una novità legislativa del 2022, che non è stata abrogata. Pertanto, la dipendente in maternità facoltativa riceverà anche la tredicesima, ad esclusione degli emolumenti accessori correlati all’effettiva presenza a lavoro.

In maternità facoltativa si maturano le ferie?

Sì, in maternità facoltativa si maturano le ferie. Tuttavia, il Decreto legislativo 105/2022, che ha modificato la norma e introdotto le ferie per la maternità facoltativa, specifica che si maturano “fatto salvo quanto diversamente previsto dalla contrattazione collettiva”.

Per questa ragione ti invitiamo a leggere il tuo CCNL di riferimento e scoprire se i giorni in cui sei in maternità facoltativa ti portino a maturare le ferie.

Maternità facoltativa: cosa è cambiato nel 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha portato alcune novità all’ex maternità facoltativa (oggi congedo parentale e disponibile per entrambi i genitori), in particolar modo ha aumentato l’indennità prevista per il secondo mese, portandola all’80% della retribuzione per il 2024 e al 60% a partire dal 2025.

Il primo mese di indennità all’80% della retribuzione era stato già inserito nella Legge di Bilancio 2023 ed è dedicato solo per chi chiede l’ex maternità facoltativa entro il sesto anno di vita del proprio figlio o, in caso di adozione o affidamento, entro il sesto anno di ingresso in famiglia del bambino.

Come fare la domanda di maternità facoltativa

La domanda per l’ex maternità facoltativa, che oggi si chiama ufficialmente congedo parentale, può essere richiesta anche online direttamente sul sito web dell’INPS, inserendo le proprie credenziali di accesso.

Se hai poca familiarità con internet, puoi sfruttare modalità più tradizionali, come la telefonata. Se chiami dal telefono di casa puoi chiamare gratuitamente il numero verde 803 164; mentre se chiami da un cellulare puoi chiamare lo 06 164164. 

Infine, è possibile fare richiesta di persona andando in uno degli enti di patronato e intermediari dell’INPS.

Maternità facoltativa: quanto dura?

L’ex maternità facoltativa, oggi congedo parentale, dura 10 mesi, che possono diventare 11 se il padre lavoratore si astiene, in alternanza alla madre, dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Tale periodo complessivo può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente.

Tuttavia, l’indennità si riceve per non più di nove mesi, di cui:

  • tre mesi intrasferibili alla madre;
  • tre mesi intrasferibili al padre;
  • altri tre mesi al nucleo familiare.

Se si richiedono 10 o 11 mesi di ex maternità facoltativa emerge che 1 o 2 mesi non sono indennizzati. L’INPS specifica che questi mesi vengono indennizzati solo se il reddito individuale è più basso fino a 2,5 volte dell’importo del trattamento minimo di pensione. In caso contrario per i giorni di maternità facoltativa in quei mesi extra non si ricevono indennità.

Quanto costa riscattare la maternità facoltativa

Il periodo di astensione dal lavoro nell’ambito della maternità facoltativa può essere riscattato per i contributi previdenziali. La richiesta non è gratuita, ma è previsto un pagamento a carico del richiedente.

Per comprendere il costo di riscatto è opportuno considerare il periodo di astensione dal lavoro. Se il periodo di maternità facoltativa è avvenuto prima del 1996 il costo sarà calcolato in base al sistema retributivo, altrimenti in base al sistema contributivo. In caso di periodo a cavallo del 1996, il sistema sarà misto.

Per poter accedere al riscatto della maternità facoltativa ai fini previdenziali è opportuno avere almeno 5 anni di contribuzione effettiva relativa all’attività di lavoro subordinato.

Come proteggersi da possibili danni? Con la polizza RC capofamiglia

I figli sono un grande gioia ma qualche volta potrebbero inavvertitamente mettersi (e metterci) nei guai. In questi casi però può venire in nostro aiuto l’assicurazione famiglia.

La polizza RC Capofamiglia è una forma di assicurazione che copre da eventuali responsabilità civili verso terzi per danni causati nella vita di tutti i giorni; infatti, è anche chiamata polizza “RC Vita Privata”. Copre sia nel tempo libero che nell’esercizio di attività domestiche o di volontariato.

A cosa serve la polizza RC Capofamiglia?

La polizza protegge in caso di danni causati a terzi, sia lesioni fisiche che danni materiali, e può aiutare a evitare spiacevoli conseguenze finanziarie per il capofam18iglia. Copre, ad esempio, se tuo figlio con una pallonata rompe un vetro o se facendo sport durante un viaggio fa male a una persona.

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