Congedo parentale a ore

congedo parentale a ore

Come funziona la fruizione a ore del congedo parentale per mamma e papà?

Al termine della maternità obbligatoria, sia il padre che la madre hanno diritto, per ogni figlio entro i 12 anni di età, a un periodo massimo di 11 mesi di astensione dal lavoro, coperto da un’indennità economica a carico dell’INPS.

È uno strumento importante che ti permette di dedicare del tempo alla crescita di tuo figlio senza perdere il lavoro e con un sostegno economico, anche se parziale. L’indennità, infatti, non copre l’intero stipendio, ma una percentuale variabile della retribuzione.

Ma quali sono le regole da seguire? E soprattutto, in che modo puoi usare questo congedo parentale per adattarlo alle tue esigenze? Vediamolo insieme in questo articolo. 

Cos’è il congedo parentale?

Il congedo parentale, cioè l’astensione facoltativa che puoi richiedere dopo la maternità o la paternità obbligatoria, può essere utilizzato in modalità mensile, giornaliera oppure oraria. Ma non finisce qui: hai anche la possibilità di alternare tra queste modalità, adattandole alle tue esigenze. In uno stesso periodo, ad esempio, puoi decidere di fare domanda per il congedo in modalità giornaliera e poi passare a quello orario, se ti risulta più comodo.

Tieni presente, però, che anche alternando i periodi di lavoro e quelli di assenza per congedo, la durata massima del congedo parentale non cambia.

Un ultimo aspetto da considerare riguarda i casi in cui i periodi di congedo si sovrappongono ad altri eventi, come le ferie o la malattia. In queste situazioni, anche i giorni festivi, le domeniche e talvolta i sabati potrebbero non essere conteggiati come giorni di congedo parentale, quindi è importante fare attenzione nel pianificare le assenze.

Congedo parentale a ore: come funziona?

Per sapere come funziona il congedo parentale a ore, devi innanzitutto controllare le regole previste dal contratto collettivo o, se presente, da quello aziendale. Ad esempio, il CCNL Terziario – Confcommercio, facendo riferimento alle disposizioni del Testo Unico sulla maternità e paternità, stabilisce che devi dare un preavviso scritto di almeno 15 giorni al tuo datore di lavoro. Non solo: se nello stesso mese presenti più richieste di congedo con una durata inferiore ai 15 giorni continuativi, dovrai comunque presentare un’unica domanda mensile, specificando la modalità di fruizione a ore.

Se invece il tuo contratto collettivo non prevede nulla di specifico, allora valgono le regole previste dalla legge. In questo caso, puoi richiedere congedo a ore fino a metà dell’orario medio giornaliero del periodo che precede l’inizio dell’astensione. Per chiarire meglio: se il tuo orario medio giornaliero è di 8 ore, potrai chiedere fino a 4 ore di congedo parentale al giorno.

Ricorda anche un aspetto importante: se scegli di utilizzare il congedo parentale a ore, non potrai cumulare altri permessi o riposi legati alla maternità nello stesso giorno, a meno che non sia previsto diversamente dal tuo contratto collettivo.

Compatibilità tra allattamento e congedo parentale a ore

I permessi allattamento e il congedo parentale a ore non sono tra loro compatibili. Non puoi utilizzare nello stesso giorno il congedo parentale a ore insieme ad altri permessi o riposi legati alla maternità o alla paternità. Ad esempio, non puoi sommare 4 ore di congedo a 2 ore di permesso per allattamento nello stesso giorno lavorativo.

Più in generale, non è possibile cumulare la fruizione del congedo su base oraria con altri permessi o riposi previsti dalle normative a tutela dei genitori. Allo stesso modo, non puoi utilizzare il congedo parentale a ore insieme ai riposi orari giornalieri previsti per l’assistenza a figli con disabilità grave.

Sono regole pensate per evitare sovrapposizioni e garantire una gestione chiara e sostenibile dei diversi strumenti di flessibilità a disposizione.

Si considerano invece cumulabili i permessi che derivano da norme diverse, come quelli per l’assistenza a familiari portatori di disabilità ai sensi della Legge 104/1992

Congedo parentale a ore e ferie nella stessa giornata​

Analizziamo ora cosa succede se vuoi prendere mezza giornata di congedo parentale a ore e mezza giornata di ferie nello stesso giorno. Anzitutto, è bene chiarire che la causale ferie dovrebbe essere utilizzata per giornate intere, e non per frazioni. Se vuoi coprire solo mezza giornata in aggiunta al congedo, è più corretto usare permessi o ex festività.

In questo caso, il congedo parentale a ore e i permessi possono essere cumulati, perché la norma vieta la cumulabilità solo con altri permessi legati alla tutela della maternità o paternità, non con quelli previsti dal contratto di lavoro in generale.

Attenzione: devi sempre controllare cosa prevede il tuo contratto collettivo nazionale (CCNL) o eventuali accordi aziendali, perché potrebbero esserci regole diverse sulla cumulabilità dei permessi.

Come richiedere congedo parentale a ore  

Quando richiedi la modalità oraria, devi fare richiesta: 

  • al datore di lavoro con un preavviso di almeno due giorni; 
  • all’INPS nella sezione dedicata al congedo orario.

È sempre bene inviare la domanda prima dell’inizio del congedo parentale, così da evitare problemi che potrebbero portare al disconoscimento del diritto o addirittura al recupero delle somme già pagate.

Ricorda che, per accedere in autonomia al sito dell’INPS e inviare la richiesta, devi avere una identità digitale attiva, come lo SPID o la Carta d’identità elettronica.

 

Leggi anche:

Congedo parentale: le ultime novità

Permessi e congedo per la malattia del figlio

Congedo straordinario Legge 104: tutto quello che c’è da sapere

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.