ALAS: indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo

Alas
(foto iStock)

Una nuova forma di tutela per i lavoratori autonomi del settore artistico e culturale in vigore da gennaio 2022

Il settore artistico e culturale è stato uno dei più colpiti dalla crisi economica provocata dalla pandemia. Le chiusure dei teatri, l’annullamento dei concerti, la sospensione delle produzioni hanno costretto migliaia di lavoratori a rimanere fermi a casa. 

Con il Decreto Sostegni Bis, il Governo aveva previsto una speciale indennità di disoccupazione (denominata ALAS) per i lavoratori autonomi dello spettacolo. Questa prima forma di indennità di disoccupazione è stata sostituita dal bonus spettacolo discontinuità

A partire da gennaio 2024 non è più possibile chiedere l’ALAS, ma i beneficiari possono ottenere il bonus discontinuità.

Chi ha diritto ad ALAS?

Potevano richiedere l’ALAS i lavoratori dello spettacolo, ossia tutti gli autonomi, con contratto a tempo determinato, che prestavano attività artistica o tecnica “direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli”, gli “esercenti attività musicali” e tutti gli autonomi iscritti all’ENPALS del mondo sportivo.

I richiedenti dovevano inoltre soddisfare tutti questi requisiti:

1) aver maturato almeno 15 giornate di contribuzione dal 1° gennaio dell’anno precedente e fino al momento della presentazione della domanda;

2) aver avuto un reddito imponibile, complessivamente valutato, non superiore a 35.000 euro nell’anno precedente alla domanda;

3) non essere titolari di rapporto di lavoro autonomo o subordinato;

4) non percepire il reddito di cittadinanza o la Naspi o altre forme di indennità di disoccupazione;

5) non avere un trattamento pensionistico.

Ora, con il nuovo bonus discontinuità spettacolo, i requisiti sono stati parzialmente modificati. Possono fare domanda sempre i lavoratori autonomi, i dipendenti assunti a tempo determinato e quelli con contratto a chiamata. 

Il limite di reddito, riferito all’anno precedente, è stato invece abbassato a 25.000 euro

Novità anche per le giornate lavorative: per ottenere il bonus discontinuità è necessario aver lavorato almeno sessanta giornate di contribuzione accreditata al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Importi e durata dell’indennità per lavoratori dello spettacolo 

La durata della Naspi per i lavoratori dello spettacolo è di massimo 6 mesi.

L’importo dell’indennità per i lavoratori spettacolo non può superare la somma mensile di 1.335,40 euro ed è esentasse.

Come visto nei precedenti paragrafi, ALAS non è più in vigore, ma è stata sostituita dal bonus discontinuità a partire da gennaio 2024.

Pertanto, i lavoratori dello spettacolo devono chiedere questo nuovo bonus al posto della precedente ALAS. 

Bisogna fare attenzione alla scadenza del termine: tutte le domande devono essere presentate entro e non oltre il 30 marzo di ogni anno. 

Il nuovo bonus discontinuità è una somma che viene pagata in un’unica soluzione. Il nuovo bonus lavoratori dello spettacolo è pari a un terzo delle giornate lavorative accreditate al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo nell’anno civile precedente la presentazione della domanda.

Come si calcola l’ALAS?

Si doveva considerare il reddito imponibile dichiarato ai fini previdenziali dell’anno precedente e dell’anno in corso al momento della domanda: questa somma andava divisa per il numero dei mesi di contribuzione.

La misura dell’assegno di disoccupazione era pari al 75% di questo importo, se il reddito medio era pari o inferiore a 1.227,50 euro. Se invece era superiore, l’importo dell’assegno era pari sempre al 75% del reddito medio aumentato del 25% della differenza tra il reddito medio mensile e l’importo di 1.227,50 euro. 

A partire da gennaio 2024, la richiesta disoccupazione lavoratori dello spettacolo è stata sostituita dal bonus discontinuità. Quindi non è più possibile fare domanda Alas, ma si deve chiedere questo nuovo bonus.

L’importo per il bonus lavoratori dello spettacolo è calcolato in modo diverso. Il bonus corrisponde al 60% della media delle retribuzioni percepite nell’anno precedente la domanda: è sufficiente sommare tutti i compensi e poi dividerli per il numero di giornate lavorate.

Quando si perde l’indennità per lavoratori dello spettacolo

Nel caso in cui chi percepisce questo bonus dovesse trovare un nuovo lavoro, autonomo o subordinato, perderebbe il diritto all’assegno di disoccupazione

Lo stesso vale per coloro che vanno in pensione o per chi comincia a ricevere un’altra forma di indennità di disoccupazione (NASpI o DIS-COLL) oppure per chi cominciava a percepire il reddito di cittadinanza. 

I casi di perdita dell’indennità di disoccupazione sono oggi previsti anche per il bonus discontinuità lavoratori dello spettacolo.

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