L’Assegno unico e le relative maggiorazioni spettavano anche alle persone che percepiscono il Reddito di cittadinanza, l’erogazione non è automatica con l’Assegno di inclusione (ADI)
A partire dal 1° marzo 2022, è stato istituito l’Assegno unico e universale per i figli a carico, che consiste in un beneficio economico mensile attribuito ai nuclei familiari, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo. Cambiava qualcosa per chi percepiva il reddito di cittadinanza?
Per i percettori di Reddito di Cittadinanza, il beneficio complessivo veniva determinato sottraendo, dall’importo teorico spettante, la quota di reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare.
Per ricevere l’assegno unico, i beneficiari non dovevano presentare domanda. L’INPS, infatti, accreditava automaticamente le somme dovute sulla carta.
Attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU(Dichiarazione Sostitutiva Unica) È una dichiarazione che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare. Ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre successivo. More) venivano individuati i figli minorenni, i maggiorenni con età inferiore a 21 anni e quelli con disabilità per i quali doveva corrispondere in automatico l’assegno.
La DSU è quel documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per ottenere l’ISEE.
Con la cancellazione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione a partire dal 1° gennaio 2024 dell’Assegno di inclusione l’erogazione automatica è stata eliminata. Ogni famiglia che percepisce l’Assegno di inclusione, se vorrà ricevere anche l’Assegno Unico e Universale, dovrà fare domanda separatamente.
La carta del Reddito di Cittadinanza aveva un limite di prelievo di contante pari a 100 euro mensili per ogni individuo, incrementato in base al numero di componenti del nucleo.
L’assegno unico non rientrava in questa cifra e quindi poteva essere prelevato oltre questo limite. Bisognava rispettare solamente il limite giornaliero di 600 euro previsto per tutte le carte PostePay.
Per chi percepisce l’Assegno di inclusione l’importo massimo che si può ricevere nel 2024 per l’Assegno unico e universale è pari a 199,40€.
In alcuni casi, per le caratteristiche e la composizione dei nuclei familiari, l’INPS non possiede tutte le informazioni necessarie né può reperirle dalle banche dati a sua disposizione.
Pertanto, era necessario integrare i dati, presentando un’autodichiarazione, cioè il Modello Rdc-Com/AU. Il modello poteva essere caricato online collegandosi al sito dell’INPS con le credenziali SPID, oppure poteva essere presentato rivolgendosi agli istituti di patronato.
I nuclei familiari per i quali era necessario presentare questo modello avevano queste caratteristiche:
In caso di nucleo composto da un solo genitore, per ricevere l’intera quota dell’Assegno unico, che altrimenti verrebbe corrisposta al 50%, era necessario specificare le motivazioni della mancanza dell’altro genitore.
Quindi nel modello RdC-Com/AU occorreva selezionare una delle seguenti opzioni:
Se invece l’altro genitore non era presente nel nucleo beneficiario del Reddito di Cittadinanza e intendeva richiedere la quota di integrazione dell’Assegno Unico spettante, avrebbe dovuto inoltrare la domanda di Assegno unico secondo le regole ordinarie.
Per i nuclei familiari nei quali erano presenti entrambi i genitori, di cui uno era il dichiarante della DSU ai fini ISEE, e che avevano uno o più figli a carico che siano minorenni o maggiorenni con disabilità, il Modello RdC-Com/AU andava presentato solamente se si voleva accedere alla maggiorazione dell’importo.
Questa maggiorazione spettava se entrambi i genitori erano lavoratori e se nel 2021 avevano percepito l’assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori.