Al posto del bonus disabili i genitori con figli disabili possono chiedere l’assegno unico con le maggiorazioni.
Il legislatore italiano va spesso incontro alle esigenze delle famiglie che hanno più bisogno di assistenza. Questo può avvenire tramite interventi che vanno ad agire sulla sfera lavorativa dei caregiver, cioè dei familiari che si prendono cura della persona bisognosa, o interventi mirati al sostegno economico della famiglia.
Per quanto riguarda le famiglie con figli disabili, per il triennio 2021-2023, era stato previsto un pagamento da 150 euro fino a 500 euro mensili, chiamato anche bonus figli disabili. Si trattava di un sostegno economico a favore del genitore unico, monoreddito e disoccupato e con almeno un figlio con disabilità superiore al 60%. Poteva essere richiesto dal 1° febbraio al 31 marzo e veniva pagato ogni mese per un’intera annualità. Tale misura non è stata rinnovata per l’anno 2024. Oggi, al posto del bonus figli disabili, può essere richiesta la maggiorazione per l’assegno unico universale.
Il bonus figli disabili non è stato rinnovato per l’anno 2024. Questa è la principale novità per il bonus figli disabili. Si trattava, in ogni caso, di una misura che poteva essere richiesta in pochissimi casi e per le situazioni di maggiore difficoltà economica e familiare. Come anticipato, oggi il genitore solo con figlio disabile a carico può chiedere all’INPS l’assegno unico universale, che verrà riconosciuto con le maggiorazioni per figlio disabile.
Vediamo quali erano i requisiti per poter ottenere negli scorsi anni il bonus figli disabili.
Potevano accedere a questo contributo le famiglie più bisognose, individuate nei “nuclei familiari monoparentali”, e cioè quelli che abbiano la caratteristica di essere composti da un solo genitore per nucleo familiare. A questa definizione sono ricondotti anche un uomo o una donna single che ha adottato un figlio.
Gli ulteriori requisiti per il bonus figli disabili erano legati alla situazione soggettiva ed economica del genitori.
In quanto genitore, infatti, dovevi trovarti in una situazione di oggettiva difficoltà, ovvero rientrare in una di queste casistiche:
Se avessi presentato tu la domanda, infine, avresti dovuto avere la residenza in Italia, in un Paese della comunità europea o comunque essere in possesso di un permesso di soggiorno.
Il bonus figli disabili poteva essere presentato da qualunque genitore, a prescindere dal genere. Dunque non esisteva uno specifico bonus mamme con figli disabili, ma era destinato al genitore che ne faceva richiesta, che, come abbiamo visto nei requisiti, necessariamente sarebbe dovuto essere l’unico genitore dei figli disabili.
La domanda andava presentata online sul sito dell’INPS, secondo le scadenze e i modelli forniti dall’istituto stesso. La scadenza per l’anno 2023 era stata fissata al 31 marzo.
Le richieste dovevano essere presentate insieme a un’autodichiarazione che attestasse che la persona richiedente fosse in possesso di tutti i requisiti.
La regolarità della documentazione veniva verificata dall’INPS prima di procedere con il rilascio del contributo economico.
Il contributo per genitori con figli disabili veniva pagato ogni mese per un’intera annualità.
In merito alla somma del contributo, bisogna far fede al Decreto dell’ottobre 2021, che aveva stabilito l’ammontare del beneficio per il triennio 2021-2023, specificando che il contributo mensile massimo sarà di € 500,00 netti.
Per capire l’effettiva quota spettante, bisognava fare però una distinzione in base al numero di figli:
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