Digital HR e intelligenza artificiale: come cambia tra dati, persone e nuove regole

AI e Digital HR. Persone che lavorano sorridenti ai loro dispositivi
(foto Shutterstock)

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il modo in cui vengono gestite le risorse umane all’interno delle aziende, tra innovazione e sfide di equità

Il 2025 è stato un anno di grandi cambiamenti, anche e soprattutto dovuti a un sempre maggiore uso di nuove tecnologie nelle aziende.

La digitalizzazione lancia delle sfide al management, che non solo deve essere in grado di attrarre e trattenere talenti qualificati capaci di gestire i nuovi strumenti, ma anche far fronte alle nuove aspettative dei dipendenti. Autenticità, equità, possibilità di crescita: sono solo alcuni dei parametri che le persone ora cercano nel luogo di lavoro.

Accompagnare e preparare i dipendenti ad affrontare questi cambiamenti è il compito primario dei Digital HR. Hai mai sentito parlare di questa figura? Ti stai chiedendo perché è cosi importante e quale impatto potrebbe avere sulla tua organizzazione? Leggi l’articolo!

Trend HR 2025: automazione, AI generativa e dati come alleati del lavoro

L’uso dell’Intelligenza Artificiale nei processi aziendali sta cambiando l’approccio all’organizzazione del lavoro. Sapersi interfacciare con la nuova tecnologia non è utile unicamente alle aree produttive: anche il comparto HR è chiamato a rispondere, utilizzando le risorse che la digitalizzazione offre all’interno delle procedure di gestione del personale (hr digital transformation​).

Pensiamo innanzitutto all’automazione dei processi, sia nella selezione che durante il percorso all’interno dell’azienda – per esempio al momento di promozioni e avanzamenti di carriera. L’utilizzo delle nuove tecnologie, infatti, permette di non incorrere in bias involontari, favorendo l’equità ed evitando le discriminazioni.

L’IA generativa può aiutare l’HR manager a individuare dei percorsi professionali specifici e personalizzati per ogni persona, basati sulle effettive competenze.

I dati raccolti permettono anche di ideare una formazione ad hoc, efficace e mirata.

HR data-driven: sempre più personalizzazione

Chi si occupa di HR può utilizzare l’IA per creare un percorso professionale personalizzato per ogni dipendente.

Tramite la people analytics, il digital HR specialist è in grado di mettere insieme dati differenti – feedback, performance, aspirazioni – per ottimizzare il percorso all’interno dell’azienda di ciascun lavoratore e lavoratrice, ma non solo.

Secondo il Talent Trends Report 2025 di Randstad, il 37% delle aziende italiane usa già strumenti di automazione per analizzare i feedback del personale dipendente, così da personalizzare la talent experience.

I dati raccolti da Randstad ci dicono anche che il 34% dei talent leader italiani sfrutta l’Intelligenza Artificiale per ridurre i bias che possono interferire con i processi di sviluppo e mobilità interna.

HR digitalization: il cambio di ruoli e competenze dettato dall’IA

L’introduzione dell’IA nell’organizzazione aziendale ha portato a una ridefinizione dei ruoli e, al tempo stesso, ha reso sempre più importanti competenze e soft skill.

Se nell’HR digitalization i compiti più ripetitivi possono essere automatizzati, il personale può occuparsi di tutte quelle attività che richiedono creatività e pensiero critico – cose che, attualmente, ricadono al di là delle capacità dell’Intelligenza Artificiale.

Questo ragionamento si applica non solo alle divisioni più operative, come produzione e vendita, ma anche alle risorse umane. Automatizzando le task di tipo transazionale o burocratico, l’HR manager ha più tempo per dedicarsi al counselling, prestando maggiore attenzione alle aree che aggiungono valore alla talent experience.

Nell’HR digitalization le competenze e il potenziale di ogni persona diventano fondamentali. Non si parla più di profili di ruolo, ma si attivano programmi di reskilling e upskilling per dare forma a un’organizzazione che sa rispondere alle esigenze tecnologiche emergenti, investendo sul capitale umano interno.

Equità e parità retributiva nell’HR digital transformation​

Nell’epoca dell’HR digital transformation l’IA fornisce degli strumenti per affrontare la sfida della parità retributiva, ormai sempre più complessa e urgente.

Le opportunità sono molte, ma è necessario mantenere uno sguardo critico e garantire una gestione chiara e trasparente dei rapporti.

L’utilizzo di automazioni può aiutare il digital HR a non incorrere in bias involontari, affiancandolo nei processi di selezione, valutazione e crescita, ma pone anche delle sfide: se non viene usata correttamente, per esempio, l’IA può persino incrementare il gender pay gap anziché ridurlo.

Il rovescio della medaglia: i rischi etici del digital HR

L’uso dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito delle risorse umane, pur aprendo a nuove opportunità porta con sé dei rischi che è fondamentale tenere in considerazione.

 L’utilizzo di automazioni può portare il digital HR a eliminare i pregiudizi involontari che entrano in gioco al momento del recruitment o della mobilità interna, ma è altrettanto possibile incorrere in bias algoritmici.

Se per esempio l’algoritmo usato per selezionare candidati è stato addestrato su dati storici in cui la maggior parte dei dipendenti erano uomini, allora prediligerà candidati di sesso maschile.

 Inoltre, i sistemi utilizzati dai digital HR ricorrono a numerosi dati sensibili appartenenti a candidati e dipendenti – come per esempio anagrafiche, performance, valutazioni, colloqui. Diventa cruciale dunque evitare abusi, profilazioni eccessive e decisioni automatizzate senza una giustificazione da parte dell’HR manager.

 Le aziende intenzionate a utilizzare questo genere di sistemi dovranno sviluppare una AI governance, capace di garantire controllo e trasparenza in ogni fase del processo.

Digital Human Resources: verso un nuovo modello di HR tra tecnologia, dati e personalizzazione

La digitalizzazione HR sta aprendo le porte a un nuovo modo di fare questo lavoro. Grazie alle nuove tecnologie, e sfruttando l’Intelligenza Artificiale, è possibile offrire alle persone un’esperienza professionale su misura, aumentando così l’engagement e diminuendo il turnover.

Le automazioni possono anche togliere all’HR manager delle task operative ripetitive, lasciando così il tempo di approfondire il rapporto con le singole persone e aumentare il valore del sistema di counselling.

Attenzione, però: per garantire il corretto utilizzo dei nuovi sistemi tecnologici è fondamentale che il management costruisca una AI governance responsabile capace di garantire equità e trasparenza.

Scopri lo speciale di laborability dedicato a digital HR e intelligenza artificiale, con diversi contenuti legati a questi temi.

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