Come funziona il bonus scuola regionale che aiuta le famiglie a garantire il diritto allo studio dei figli
Come accade già in altri ambiti, ogni anno il Governo mette a disposizione vari aiuti per le famiglie più bisognose. Nell’ambito dei bonus famiglia, uno dei bonus più richiesti dalle famiglie è proprio il bonus scuola, che permette la riduzione delle spese per l’istruzione dei figli tramite un contributo economico per le spese legate all’istruzione. Una delle voci che impattano maggiormente sui bilanci sono proprio le spese per l’istruzione, in particolare l’acquisto dei testi scolastici e le rette di iscrizione. Ecco perché il bonus scuola è detto anche bonus libri scolastici.
Per accedere a questo bonus, però, ci sono delle limitazioni. Il primo scoglio per l’accesso è rappresentato dall’attestazione ISEEÈ una valutazione della situazione economica del soggetto che ha intenzione di fruire di particolari prestazioni sociali agevolate. More: solo i nuclei familiari che stanno al di sotto di un determinata soglia possono ottenere il bonus scuola.
La normativa del bonus libri 2024 varia da regione a regione. Per vedere se effettivamente puoi ottenere questa misura, quindi, devi collegarti al sito della tua regione o comune ed esaminare attentamente il bando e la scadenza entro cui presentare la domanda.
Il bonus scuola del 2023 è stato riconfermato per il 2024, senza variazioni significative, salvo diverse disposizioni regionali. Il bonus scuola del 2023 era stato ideato per ridurre il costo che annualmente ogni famiglia con figli in età scolastica deve affrontare. Sostanzialmente, il bonus scuola del 2024 è un contributo economico destinato all’acquisto di materiale scolastico in genere, e quindi:
Il bonus è riconosciuto per tutti i livelli scolastici e per tutte le scuole statali e quelle paritarie. Dunque il bonus è disponibile se hai figli che frequentano la scuola materna, la scuola elementare, scuola media e scuola superiore.
Se lo richiedi, devi necessariamente avere un figlio iscritto alle scuole:
Ogni regione presenta delle regole diverse per quanto riguarda la richiesta, i requisiti e i documenti necessari per chiedere questo tipo di rimborso. Per alcune regioni, la possibilità di richiedere il bonus scuola ad oggi è già scaduta, ma conviene sempre informarsi per verificare la presenza di eventuali deroghe.
Se il bando è ancora in corso, potrai invece presentare la tua domanda, seguendo le istruzioni online presenti nella piattaforma della tua regione.
Attraverso il sistema “Dote Scuola” la Regione Lombardia prevede quattro diversi bonus scuola, ossia:
È necessario leggere il bando di ciascun bonus per vedere in dettaglio i requisiti per la richiesta e soprattutto il termine di scadenza per presentare la domanda
La Regione Lazio ha stanziato un bonus libri di 13 milioni di euro per aiutare le famiglie nell’acquisto di libri di testo per l’anno scolastico 2024-2025. Possono chiederlo le famiglie con un ISEE inferiore alla soglia annua di € 15.493,71 e che hanno un figlio che frequenta istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, statale o paritario. La domanda bonus libri regione Lazio va presentata al proprio comune di residenza e sulla base delle indicazioni contenute in ciascun bando comunale.
Anche l’Emilia Romagna ha previsto un bonus libri e un bonus scuola per l’anno scolastico 2024/2025.
il bonus libri di testo scolastico può essere ottenuto dagli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, iscritti all’anno scolastico 2024/2025, con un ISEE familiare inferiore a 15.748,78 euro
La domanda per i contributi ai libri di testo va presentata entro il 25 ottobre 2024.
Il bonus scuola della regione Veneto poteva essere richiesto fino a giugno 2024, seguendo le indicazioni contenute in questa pagina. L’importo varia in base all’ISEE familiare e poteva essere richiesto da nuclei con ISEE non superiore a 40.000 euro (60.000 euro in caso di figli con disabilità). Il bonus copriva le rette iscrizione e non poteva essere richiesto per le spese sostenute per l’acquisto di libri scolastici.
La Regione Piemonte ha previsto due tipologie diverse di bonus scuola, che non si possono sommare.
Possono chiedere il bonus i nuclei familiari con ISEE non superiore a 26.000 euro.
In questa pagina del sito della Regione Piemonte si possono ottenere tutte le informazioni utili. Massima attenzione alla scadenza della domanda: per l’anno scolastico 2023-2024 le domande andavano presentate entro il 28 giugno 2024.
In Friuli Venezia Giulia il bonus scuola prende il nome di “Dote scuola”.
Per l’anno scolastico appena trascorso poteva essere richiesto entro il 4 giugno 2024. La normativa e la documentazione è consultabile sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia.
Questi i requisiti richiesti per poter ottenere il beneficio:
Innanzitutto è necessario accertare se il bando regionale o comunale prevede il rimborso dei libri di testo. Se il bonus libri è compreso nel beneficio, per avere la prova della spesa sostenuta e poter così ottenere il bonus libri scuola, in occasione di eventuali controlli da parte del Comune, è consigliabile conservare le ricevute di acquisto dei libri per un periodo non inferiore ai 5 anni.
Tutti i pagamenti effettuati devono essere stati sostenuti tramite metodi di pagamento tracciabili, come bonifici bancari o postali, o tramite fatture rilasciate dall’Istituzione scolastica.
Anche in questo ambito, è bene fare riferimento alla normativa applicata nella propria regione e comune di residenza.
In via generale, si può affermare comunque che non si possa utilizzare il credito derivante dal bonus scuola per l’acquisto di:
Bonus scuola e bonus trasporti sono due misure di sostegno diverse. Proprio per questo motivo, alcune normative regionali non includono nel primo le spese per gli abbonamenti del trasporto pubblico. In altre parole, alcune regioni non consentono di utilizzare il bonus scuola per chiedere il rimborso degli abbonamenti. Per queste specifiche spese c’è appunto il bonus trasporti, che spetta ad una più ampia platea di beneficiari.
Per accedere a questo bonus c’è una particolarità: non tutti i residenti in italia possono fruirne nella stessa maniera. Infatti, si deve far riferimento alla normativa adottata dalla tua regione o dal tuo comune, che può variare modi di accesso e limiti di utilizzo.
Anche l’ammontare del bonus cambia da regione a regione. In generale, si può affermare che vengano maggiormente considerati i nuclei familiari più bisognosi, e cioè quelli che presentano un ISEE più basso.
L’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) è un requisito essenziale per poter accedere al contributo, ed è quasi nella totalità dei casi un parametro con cui lo Stato decide se una famiglia può o non può fruire di un determinato bonus.
È consigliabile quindi farti rilasciare questo documento, che puoi richiedere anche in autonomia con una procedura semplificata, o appoggiandoti ai servizi offerti da un patronato.
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