Malattia durante le ferie: cosa succede se ci si ammala o ci si fa male in ferie?

Malattia durante le ferie
(foto Shutterstock)

La malattia non interrompe in automatico le ferie: bisogna valutare se impedisce di godere il riposo e il recupero delle energie psicofisiche

Cosa sono le ferie?

Se ti ammali durante le ferie, puoi chiedere al tuo datore di lavoro di sostituire i giorni di ferie con quelli di malattia. Per capire perché questa possibilità esiste, è importante sapere qual è la funzione delle ferie secondo la legge.

Le ferie sono un periodo retribuito durante il quale non devi lavorare. Servono a farti recuperare le energie fisiche e mentali, proteggendo così la tua salute. La legge, con il decreto legislativo 66 del 2003, dice che dopo un anno di lavoro continuativo hai diritto alle ferie. Il numero di giorni a cui hai diritto dipende dal contratto collettivo applicato al tuo lavoro.

Come funziona la malattia durante le ferie 

Se ti ammali durante le ferie, queste perdono la loro funzione principale: permetterti di riposare e recuperare le energie fisiche e mentali. Se sei in ferie ma non puoi riposarti perché devi curarti, puoi chiedere che i giorni di ferie siano sostituiti con quelli di malattia non professionale.

Per farlo, devi comunicare la malattia al tuo datore di lavoro usando le stesse modalità previste quando ti ammali fuori dalle ferie. Ti basta inviare il numero di protocollo del certificato di malattia rilasciato dal tuo medico curante o dalla struttura ospedaliera. Secondo quanto stabilito dai giudici, se informi il datore di lavoro della tua malattia, quest’ultimo deve convertire i giorni di ferie in malattia a partire dalla data in cui ne è venuto a conoscenza. Questo vale a meno che la malattia non ti impedisca davvero di riposare.

Facciamo un esempio pratico: hai preso le ferie dal 1° al 15 agosto. Il 3 agosto ti ammali e il medico ti dà un certificato con prognosi dal 3 al 10 agosto. Però comunichi la malattia al tuo datore solo il 7 agosto. In questo caso, potrai recuperare solo 4 giorni di ferie: dal 7 al 10 agosto.

La malattia interrompe le ferie? 

Come hai visto, la malattia può interrompere le ferie, ma solo se viene comunicata tempestivamente all’azienda e certificata da un medico. La normativa italiana prevede che per interrompere le ferie a causa di malattia siano soddisfatte due condizioni:

  1. certificazione della malattia: devi ottenere un certificato medico che attesti il tuo stato di malattia;
  2. comunicazione tempestiva: devi informare il tuo datore di lavoro nei tempi e nei modi stabiliti dal contratto collettivo o dalle procedure aziendali.

Questi due requisiti sono essenziali. Ad esempio, se ti infortuni durante le ferie, non puoi ottenere una certificazione medica in ritardo o comunicare la malattia al tuo rientro. Se non rispetti questi obblighi, le ferie non verranno interrotte.

In sintesi, la malattia interrompe le ferie solo se rispetti gli obblighi di certificazione e comunicazione. In questo modo, il tuo diritto a goderti le ferie e a recuperare davvero le energie viene garantito.

Malattia e ferie attaccate: cosa succede se ci si ammala prima o dopo le ferie? 

Le ferie e la malattia non possono sovrapporsi: se ti ammali prima o durante le ferie, prevale la malattia. Vediamo come funziona.

Se ti ammali prima delle ferie, la malattia ha la precedenza. Ad esempio, se hai programmato le ferie dal 1° al 15 agosto, ma ti ammali prima del 1° agosto e guarisci entro il 31 luglio, potrai comunque fare le ferie concordate. Se invece guarisci il 5 agosto, ti rimarranno solo 10 giorni di ferie, dal 6 al 15 agosto.

Se invece ti ammali durante le ferie, queste vengono sospese, ma devi comunicare e certificare la malattia subito, secondo le modalità previste. Così non perderai giorni di ferie che potrai recuperare in un altro momento.

Infine, se ti ammali dopo le ferie, si tratta di una normale malattia durante la settimana lavorativa. In questo caso, non ci sono interferenze con le ferie.

Cosa succede in caso di malattia all’estero durante le ferie? 

Se ti ammali mentre sei all’estero, non puoi rivolgerti al tuo medico curante e ottenere un certificato come faresti in Italia. È quindi importante sapere cosa fare per far riconoscere la malattia dall’INPS e dal tuo datore di lavoro. Le regole cambiano a seconda del paese in cui ti trovi.

Paese europeo (UE)

  • Devi andare da un medico locale per farti rilasciare un certificato medico che attesti la tua incapacità di lavorare;
  • se il medico non può rilasciare il certificato, puoi recarti presso l’istituzione competente del luogo (ad esempio un ospedale);
  • entro 2 giorni dal rilascio, devi trasmettere il certificato alla sede INPS della tua residenza in Italia e al tuo datore di lavoro, puoi farlo via PEC, fax o email.

Per ottenere assistenza sanitaria, ricordati di mostrare la tua tessera sanitaria europea (TEAM) all’istituzione competente del paese. Per maggiori dettagli sulle regole specifiche di ciascun paese, puoi consultare il sito della Commissione Europea.

Paese extra UE con accordi o convenzioni

  • Devi seguire le stesse modalità previste per i paesi europei: farti rilasciare un certificato medico e inviarlo all’INPS e al datore entro 2 giorni;
  • alcuni Stati richiedono la legalizzazione del certificato, cioè l’attestazione della validità del documento secondo le leggi locali.

Paese extra UE senza accordi o convenzioni

  • Per far riconoscere la malattia e ricevere l’indennità, devi presentare un certificato medico legalizzato, la legalizzazione deve essere effettuata dalla rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel Paese estero;
  • se non viene fatta all’estero, la legalizzazione può avvenire anche in Italia, ma entro un anno dalla malattia.

Ferie e malattia durante il preavviso di dimissioni 

Si può andare in ferie durante il periodo di preavviso delle dimissioni? Sì, è possibile. Se hai accumulato delle ferie, puoi utilizzarle anche durante il periodo di preavviso. Tuttavia, in questo caso il preavviso viene sospeso per tutta la durata delle ferie e riprenderà appena queste terminano.

Facciamo un esempio: se ti dimetti il 1° gennaio con un preavviso di 30 giorni, il tuo periodo di lavoro dovrebbe terminare il 31 gennaio. Se però il datore di lavoro approva la tua richiesta di 5 giorni di ferie tra il 10 e il 15 gennaio, il preavviso si interrompe durante quei giorni. Di conseguenza, il preavviso si prolungherà di 5 giorni e finirà il 5 febbraio anziché il 31 gennaio.

Se invece ti ammali durante il periodo di preavviso, i giorni di malattia non vengono conteggiati come giorni di preavviso. Il conteggio riprenderà soltanto quando tornerai in servizio oppure al termine del periodo di malattia certificato.

 

Leggi anche:

Maturazione e calcolo ferie: tutto quello che c’è da sapere

Cosa succede alle ferie non godute?

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.