Certificato di malattia telematico: cos’è e come funziona

Certificato di malattia telematico: come funziona?
(foto Shutterstock)

Quali sono i passaggi che il lavoratore deve seguire per trasmettere in modo corretto il certificato al proprio datore di lavoro

Certificato di malattia telematico: cos’è e come funziona

Il certificato di malattia telematico è un documento che attesta lo stato di malattia di un lavoratore e viene inoltrato direttamente dal medico all’INPS.

Quando ti ammali e non riesci ad andare al lavoro, devi agire con estrema rapidità e comunicare subito al tuo medico di base e al tuo datore di lavoro l’impossibilità di lavorare per via del tuo stato di salute.

Il dottore, spesso dopo averti visitato in ambulatorio, deve redigere un apposito certificato medico telematico e lasciarti una copia di cortesia.

La copia del certificato ti serve perché contiene le informazioni da trasmettere al datore di lavoro. Non occorre inviare la copia, ma bisogna trasmettere il numero di protocollo riportato all’interno del documento. Questo numero serve per identificare il certificato e trovarlo nel portale INPS dedicato

Il certificato telematico, infatti, viene inviato direttamente all’INPS al momento della sua creazione. Questo non significa però che il datore di lavoro lo veda in automatico.

Certificato di malattia telematico cosa deve fare il lavoratore

I passaggi da seguire in caso di malattia sono pochi, ma importanti. 

Per prima cosa, è necessario contattare il proprio medico di base e, se il tuo stato di salute te lo permette, andare in ambulatorio per farti visitare.

Una volta fatta la visita, è sufficiente consegnare al medico la propria tessera sanitaria, in modo che il dottore inserisca i dati anagrafici sul sito INPS e compili il modulo telematico direttamente online. 

Una volta ottenuta la copia del certificato, devi informare il tuo datore di non essere in grado di lavorare e per quale motivo. Ti basterà comunicare anche per telefono il numero di protocollo riportato all’interno del documento. 

Se può essere utile, ecco qui un fac simile:

fac-simile-certificato

Attenzione: dall’inizio della malattia devi rispettare precise fasce di reperibilità. 

I funzionari INPS, infatti, possono eseguire dei controlli su specifica richiesta del datore di lavoro presentandosi al tuo domicilio per verificare che la persona sia realmente malata. 

Entro quando deve essere consegnato il certificato telematico di malattia? 

Per rispondere a questa domanda si deve fare riferimento a una Circolare INPS un po’ datata, dove però è specificata una regola molto importante. 

L’indennità di malattia è riconosciuta solo dal giorno in cui ti sottoponi a visita medica.

Quindi è obbligatorio consegnare il certificato entro 2 giorni dal manifestarsi dei sintomi, cioè entro il giorno di assenza o al massimo entro quello successivo. 

Attenzione: il ritardo nell’invio potrebbe anche comportare un giustificato motivo di licenziamento, poiché le giornate di assenza potrebbero essere considerate come assenza ingiustificata. 

Il lavoratore può consultare il certificato medico telematico? 

La risposta è sì. Può succedere, infatti, che tu voglia controllare che il certificato sia corretto, o voglia vedere quanti giorni di prognosi ti rimangono, cioè quanti giorni puoi restare ancora a casa.

Per farlo, è sufficiente andare su questa pagina dedicata dell’INPS e inserire le proprie credenziali di accesso. A questo punto bisogna inserire il numero di protocollo telematico e il codice fiscale associato. 

Se non hai accesso a internet, puoi verificare queste informazioni anche chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure lo 06 164 164 da rete mobile. Anche in questo caso, è necessario avere sotto mano il numero di protocollo e il codice fiscale. 

 

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