Come funzionano le visite fiscali, quali sono gli orari da rispettare e cosa succede se non sei in casa quando arriva un controllo
Gli orari della visita fiscale sono fondamentali sia per te che sei in malattia, sia per l’azienda. L’INPS ha stabilito fasce orarie precise in cui devi essere reperibile per un eventuale controllo medico.
Se non sei presente durante la visita, potresti subire sanzioni economiche e altre conseguenze sul piano lavorativo. Tuttavia, ci sono eccezioni e casi particolari in cui puoi essere esonerato dall’obbligo di reperibilità.
Recentemente, la normativa è stata aggiornata per uniformare le regole tra settore pubblico e privato, quindi ora le fasce orarie della visita fiscale sono uguali per tutti i lavoratori dipendenti.
Quando ti ammali e non sei in grado di lavorare, devi contattare subito il medico, che rilascerà il certificato di malattia da trasmettere al tuo datore di lavoro. Da quel momento, sei ufficialmente “in malattia”.
Se si tratta di malattia comune, non va confusa con la malattia professionale, che invece è lenta e progressiva, derivante dall’attività lavorativa e può manifestarsi anche dopo anni.
Uno degli aspetti che preoccupa di più è la visita fiscale INPS e l’obbligo di farsi trovare a casa negli orari stabiliti. Infatti, durante il periodo di malattia, potresti ricevere la visita di un medico dell’INPS, che verificherà la tua reale condizione.
Per evitare problemi, è importante conoscere gli orari di reperibilità e capire quando e come devi essere presente al domicilio comunicato al datore di lavoro. Vediamo insieme tutte le regole da rispettare.
Se ti stai chiedendo “se sono in malattia posso uscire di casa?”, la risposta è sì, ma con alcune limitazioni.
Durante il periodo di malattia, puoi uscire, ma devi rispettare alcuni obblighi stabiliti dall’INPS:
Quindi, è un falso mito pensare che durante la malattia tu debba rimanere in casa tutto il giorno. L’unico obbligo che hai è essere presente a casa negli orari stabiliti per le visite fiscali INPS.
Questi orari sono chiamati “fasce di reperibilità”, ossia le finestre di tempo in cui un medico può effettuare un controllo per verificare il tuo stato di salute.
Dunque, puoi uscire in malattia, ma solo fuori dalle fasce di reperibilità e sempre facendo attenzione a non compromettere il tuo recupero.
L’obbligo di reperibilità in malattia è un aspetto fondamentale per garantire che i controlli sulla salute dei lavoratori si svolgano correttamente.
Quando sei in malattia, devi essere reperibile a casa negli orari stabiliti dall’INPS, così che il medico incaricato possa effettuare eventuali visite di controllo nel domicilio che hai dichiarato.
Questo significa che malattia e reperibilità sono strettamente collegate: durante le fasce orarie previste, devi rispondere prontamente alla visita fiscale e farti trovare nel luogo indicato.
L’obbligo di reperibilità in malattia ha una duplice funzione:
Quindi, anche se puoi uscire al di fuori delle fasce orarie di controllo, quando devi sottostare alla reperibilità devi restare a casa e farti trovare disponibile per la visita fiscale.
Gli orari delle visite fiscali sono regolati dall’INPS e determinano quando il medico fiscale può fare un controllo sul tuo stato di salute. Gli orari malattia per la reperibilità sono obbligatori e devono essere rispettati per evitare sanzioni.
L’orario visita fiscale è suddiviso in due fasce giornaliere:
Questi sono gli orari controllo malattia in cui devi restare reperibile per una possibile visita del medico incaricato dall’INPS. Le fasce di reperibilità malattia valgono tutti i giorni, inclusi sabato e domenica.
Al di fuori degli orari medico fiscale, puoi uscire di casa. Gli orari per uscire in malattia sono quindi quelli non coperti dalle fasce reperibilità malattia, ossia prima delle 10:00, tra le 12:00 e le 17:00, e dopo le 19:00. Tuttavia, è sempre necessario evitare attività che possano aggravare la patologia o ritardare la guarigione.
I controlli INPS per malattia orari avvengono in modo casuale e possono riguardare qualsiasi lavoratore in malattia, a meno che non rientri in specifiche esenzioni. Conoscere gli orari reperibilità malattia è fondamentale per evitare problemi con il datore di lavoro e con l’INPS.
Se lavori come dipendente nel settore privato, devi rispettare gli orari delle visite fiscali stabiliti per i lavoratori privati. I medici INPS possono presentarsi al tuo domicilio tutti i giorni, compresi sabati e domeniche, nelle fasce orarie dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
A partire da dicembre 2023, gli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici sono stati uniformati a quelli dei lavoratori del settore privato.
Questa modifica è stata introdotta a seguito di una sentenza del TAR Lazio, che ha annullato il precedente decreto ministeriale, eliminando l’orario di reperibilità più esteso per i dipendenti pubblici, compresi docenti e insegnanti.
Quindi, l’orario di reperibilità per i dipendenti pubblici è il seguente, tutti i giorni, compresi sabati e domeniche;
Se ti ammali, devi avvisare subito il tuo medico e farti rilasciare il certificato di malattia telematico. Questo verrà trasmesso direttamente all’INPS, quindi non serve che tu invii una copia al datore di lavoro, ma dovrai semplicemente fornirgli il numero di protocollo del certificato.
Non esiste un tempo preciso per la convocazione della visita fiscale, perché questa dipende da diversi fattori, come la disponibilità dei medici INPS e la richiesta di controllo da parte del datore di lavoro.
La visita può essere disposta sia dall’INPS che su richiesta del datore di lavoro, ma sempre nel rispetto delle fasce orarie di reperibilità previste dalla normativa.
Di conseguenza, non puoi prevedere con certezza se e dopo quanto tempo arriverà il medico fiscale. Per questo motivo, dovrai rimanere a disposizione negli orari stabiliti, per evitare sanzioni in caso di assenza ingiustificata dal domicilio comunicato.
La legge ti permette di difenderti in caso di assenza alla visita fiscale, sostenendo che l’assenza è dovuta a un “giustificato motivo”. Tuttavia, la normativa non fornisce un elenco preciso dei casi ammessi.
Secondo la giurisprudenza, il giustificato motivo esiste solo se l’evento che ha causato l’assenza è imprevedibile e ti ha impedito di restare nel domicilio dichiarato.
Se durante la malattia devi uscire per una visita medica urgente legata al tuo percorso di cura e questa ricade nell’orario di reperibilità, devi assicurarti di conservare tutte le prove che giustifichino la tua assenza, come la prenotazione della visita, il referto medico o qualsiasi altro documento che possa dimostrare la necessità di quell’appuntamento.
Durante le fasce orarie stabilite per la visita fiscale, devi restare nel domicilio dichiarato per eventuali controlli. Al di fuori di questi orari, invece, puoi uscire liberamente, senza alcuna restrizione imposta dalla legge. Quindi se ti stai facendo questa domanda: “Se sono in malattia posso uscire la sera?”, la risposta è sì.
Tuttavia, se l’uscita può compromettere la guarigione o risultare incompatibile con la patologia dichiarata, potrebbero esserci delle conseguenze. Ad esempio, se sei in malattia per un problema alla schiena e ti vedono mentre sollevi pesi o fai attività fisica intensa, l’azienda potrebbe contestarti il comportamento.
Un altro dubbio comune che ti potresti porre è: “Se sono in malattia fino a venerdì, sabato puoi uscire?”.
Sì, una volta terminato il periodo di malattia, non devi più seguire le regole di reperibilità. L’unico caso in cui dovresti rispettarle ancora è se hai una nuova certificazione di malattia, che prolunga il periodo di assenza dal lavoro.
Sì, gli orari della visita fiscale restano invariati anche nei giorni di sabato, domenica e festivi. Non esiste alcuna differenza tra giorni feriali e giorni non lavorativi: se il certificato medico copre un giorno festivo, il medico fiscale può presentarsi per il controllo.
La normativa non fa alcuna distinzione tra giorni della settimana e orario della visita fiscale, quindi i controlli INPS per malattia il sabato e la domenica sono del tutto regolari. L’unico elemento da rispettare è che la malattia sia certificata e copra anche quei giorni.
L’INPS prevede comunque dei casi di esonero dall’obbligo delle visite fiscali. Sono casi specifici, come quando hai una patologia oncologica e stai svolgendo una terapia salvavita, oppure quando la lesione è una conseguenza diretta di un infortunio o di una malattia professionale.
Nel caso in cui tu sia assente alla visita fiscale a domicilio, per prima cosa vieni invitato ad andare a fare la visita presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS in una data specifica e il tuo datore di lavoro viene avvisato che non eri in casa.
Se sei assente e non fornisci alcuna giustificazione (ad esempio la necessità di sottoporti a una visita medica urgente o ad accertamenti specialistici che non potevi compiere in un altro momento) ci sono delle conseguenze:
Non è tutto: le sanzioni vengono applicate anche nel caso in cui tu sia a casa ma non offri collaborazione o ostacoli, con il tuo comportamento, lo svolgimento della visita fiscale.
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