Il lavoratore a tempo pieno ha diritto ad un periodo di ferie retribuite pari a 4 settimane annue salvo che il contratto collettivoÈ l’accordo stipulato a livello nazionale tra i sindacati di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro per regolare determinati aspetti dei contratti individuali di lavoro di un certo settore (es. orario di lavoro, retribuzione minima, ferie, congedi, ecc.). More applicato non preveda condizioni di miglior favore.
Le ferie vengono conteggiate in ore, giorni, oppure settimane (dipende dal contratto collettivo).
Se un lavoratore è stato assunto a tempo parziale maturerà le ferie in proporzione al suo orario di lavoro e quindi non avrà diritto a 4 settimane piene, ma solo a parte di esse.
Le ferie generalmente maturano mensilmente in modo progressivo e proporzionale all’attività effettivamente svolta.
Esistono delle eccezioni in cui, durante il rapporto di lavoro, anche se il lavoratore non svolge di fatto attività lavorativa, matura comunque le ferie: congedo obbligatorio di paternità e maternità, congedo matrimoniale, infortunio sul lavoro, malattia, e incarichi elettorali.
Al contrario, il lavoratore non matura ferie in caso di astensione facoltativa per la maternità, assenze per malattia del bambino, sciopero, sospensione dal lavoro con ricorso alla Cassa IntegrazioneÈ uno strumento previsto dalla legge ed erogato dall’INPS per integrare o sostituire lo stipendio dei lavoratori che hanno subito una riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per ragioni legate all’azienda. More Guadagni (CIG) a zero ore.
Dal cedolino della busta paga. Normalmente nella parte bassa del cedolino, ogni mese, vengono indicate tre cifre: maturato, goduto e saldo.
Facciamo l’esempio di un lavoratore il cui contratto collettivo prevede 173 ore annue di ferie retribuite e giornate lavorative di 8 ore. Se il suo rapporto di lavoro è cominciato a maggio e in giugno va in ferie un giorno, cosa troverà scritto nella sua busta paga di giugno?
Il lavoratore matura ogni mese 14,41 ore (173/12 mesi=14,41 ore al mese). Quindi nella busta paga di giugno troverà 28,83 ore di ferie maturate (14,41 x 2).
Essendo stato in ferie un giorno, alla voce goduto troverà 8 (corrispondenti alle ore lavorative della giornata di ferie).
Il saldo, invece, corrisponderà alle ore maturate meno le ore di ferie godute: 28,83 – 8 = 20,83. Corrisponde alle ore di ferie ancora a disposizione.
È il datore di lavoro che determina il periodo di ferie in quanto è il titolare del cosiddetto potere direttivo ed organizzativo. Infatti, tenendo conto delle esigenze aziendali e degli interessi del lavoratore, stabilisce quando è il momento più opportuno per far godere al lavoratore le ferie.
Se il datore non esprime il suo consenso, il lavoratore non può decidere di andare in ferie. Tale comportamento andrebbe contro l’ordinaria regolarità dell’attività tecnico-produttiva dell’impresa.
Leggi anche: