Cos’è il conguaglio fiscale in busta paga. Cose da sapere

(foto Shutterstock)

Cos’è e cosa sapere sul conguaglio fiscale di fine anno in busta paga, per evitare di andare a debito

Che cos’è il conguaglio fiscale?

Il conguaglio fiscale è il risultato del calcolo complessivo delle imposte Irpef e delle addizionali dovute dal lavoratore che il datore di lavoro è tenuto ad effettuare al termine dell’anno solare. 

Per consentire l’elaborazione del conguaglio fiscale, i lavoratori dipendenti devono comunicare al sostituto d’imposta, e quindi al datore di lavoro, le somme di denaro a loro liquidate, entro e non oltre il 12 gennaio dell’anno successivo a quello di competenza, anche da altri sostituti d’imposta (ad esempio, i redditi percepiti in un precedente rapporto di lavoro).

Come funziona il conguaglio fiscale?

Nell’ultima busta paga dell’anno il datore di lavoro calcola le ritenute d’acconto operate mensilmente nello stipendio nel corso dell’anno e le confronta con le imposte effettivamente dovute rispetto ai redditi percepiti nell’anno.

Questo calcolo può dare come risultato nella busta paga del lavoratore:

  • una trattenuta di denaro nel caso di conguaglio a debito, e quindi un netto più basso: significa che nei redditi delle buste paga sono state trattenute meno tasse o che si è beneficiato di «esenzioni» in eccesso (vedi trattamento integrativo, ulteriore detrazione);
  • una restituzione di denaro nel caso di conguaglio a credito, cioè un netto più alto: significa che sono state pagate più tasse del dovuto o che non si è beneficiato di «esenzioni» in misura nettamente inferiore a quanto in realtà spettava.

Quando avviene il conguaglio fiscale?

Nei primi mesi dell’anno, di regola il datore di lavoro effettua le operazioni di conguaglio relativo al periodo corrispondente all’anno solare precedente e le risultanze si trovano nella busta paga di dicembre:

  • se le risultanze danno un debito, le ritenute a debito sono trattenute nel cedolino del mese del conguaglio (di regola a dicembre);
  • se le risultanze danno un credito, le maggiori ritenute applicate nell’anno sono rimborsate direttamente al dipendente amministrato nel mese di febbraio.

Come non andare a debito con il conguaglio fiscale?

Per non trovare una trattenuta in busta paga a debito, e quindi una retribuzione netta inferiore, è necessario comunicare al datore di lavoro:

  • eventuali altri redditi percepiti da altri datori di lavoro nell’anno, anche consegnando la relativa CU o dichiarazione sostitutiva;
  • rimandare a fine anno la percezione di eventuali «esenzioni» (vedi trattamento integrativo, ulteriore detrazione).

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