Cos’è e come funziona il centro per l’impiego​

Centro per l'impiego
(foto Shutterstock)

Il Centro per l’Impiego è obbligatorio in alcuni casi, soprattutto per ottenere dei servizi utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

Il Centro per l’Impiego è un punto di riferimento pubblico per chi è alla ricerca di lavoro e necessita di supporto nella fase di orientamento e inserimento nel mercato. 

Non è soltanto un ufficio che raccoglie offerte, ma un punto di contatto tra cittadini e aziende, in grado di fornire servizi gratuiti come l’assistenza nella redazione del curriculum, l’orientamento professionale, l’iscrizione ufficiale alle liste di disoccupazione e il rilascio dei documenti necessari per accedere a sussidi e misure di politica attiva.

Dal maggio 2022, questi organismi hanno rafforzato la propria operatività grazie al progetto GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Si tratta di un programma previsto all’interno del PNRR, finanziato con quasi 5 miliardi di euro, che punta a contrastare la disoccupazione attraverso percorsi personalizzati. 

La procedura si articola in tre fasi: un’analisi quantitativa, utile a raccogliere dati oggettivi sulla posizione del lavoratore; un’analisi qualitativa, per valutare competenze, criticità e ambizioni; infine, l’inserimento del soggetto in un progetto specifico pensato per accompagnarlo verso un nuovo impiego.

Cos’è il centro per l’impiego

Il Centro per l’Impiego è un ufficio pubblico regionale che si occupa di politiche attive del lavoro. Se sei in cerca di impiego, questo è il punto di riferimento per iniziare un percorso di inserimento lavorativo o di formazione

I Centri per l’Impiego, infatti, sono tra gli uffici preposti alla ricezione della DID – Dichiarazione di Immediata Disponibilità, che devi presentare se sei in disoccupazione.

Uno dei compiti principali del Centro per l’Impiego è la gestione dei lavoratori in disoccupazione e la facilitazione del loro reinserimento nel mercato del lavoro, cercando di combinare le offerte delle aziende con la disponibilità degli interessati.

Fino al 30 aprile 2024, il riferimento nazionale per queste attività era l’ANPAL – Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro. A partire dal 1° marzo 2024, però, l’ANPAL è stata soppressa e le sue funzioni sono passate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ma chi può rivolgersi al Centro per l’Impiego? Tutti coloro che cercano un lavoro: non solo disoccupati, ma anche beneficiari dell’Assegno di Inclusione, lavoratori in mobilità o transizione e giovani NEET, cioè quelli che non studiano e non lavorano.

Centro per l’impiego: cosa fa

Dopo aver visto quali sono i servizi offerti, cerchiamo di capire concretamente cosa fa il Centro per l’Impiego. Quando ti presenti al centro, la prima cosa che viene fatta è un’analisi della tua percentuale di occupabilità, basata sui dati già presenti negli archivi amministrativi.

Nell’archivio digitale vengono conservate tutte le informazioni che hai fornito al momento della presentazione della DID – Dichiarazione di Immediata Disponibilità, insieme ai dati trasmessi dal datore di lavoro quando viene instaurato o cessato un rapporto di lavoro.

A questo punto, quindi, cosa fa il Centro per l’Impiego? Elabora una percentuale di probabile occupabilità, cioè una valutazione su quante possibilità hai di trovare lavoro in base alla tua situazione personale e lavorativa. 

La profilazione qualitativa

Dopo l’analisi quantitativa, il secondo passaggio consiste nell’esaminare e valutare le tue competenze e le esperienze lavorative che hai maturato. Vengono approfonditi alcuni aspetti fondamentali per impostare una politica attiva del lavoro efficace, come ad esempio la tua disponibilità alla crescita professionale, alla mobilità territoriale e le aspettative che hai rispetto alla nuova occupazione.

Lo scopo? Personalizzare il tuo percorso, far emergere insieme a te le reali necessità nella ricerca di lavoro, nell’aggiornamento o nella riqualificazione delle competenze, oppure nel ricevere un supporto mirato dalla rete dei servizi territoriali.

Quali proposte fanno i centri per l’impiego?

Sulla base dei dati raccolti con la profilazione quantitativa e qualitativa, devi firmare il Patto di servizio e dovrai seguire uno dei quattro percorsi previsti dal programma GOL:

  1. percorso di reinserimento lavorativo: viene individuata una posizione lavorativa compatibile con la tua esperienza e le tue competenze;
  2. percorso di aggiornamento delle competenze professionali, per rendere più semplice la ricerca di un nuovo impiego e la conciliazione con l’offerta di lavoro;
  3. percorso di riqualificazione, per permetterti di trovare occupazione in un settore diverso da quello in cui hai lavorato;
  4. percorso di lavoro e inclusione, dedicato in particolare per le persone più deboli e con la minor possibilità di trovare una nuova occupazione.

Come iscriversi al centro per l’impiego

Capire come iscriversi al centro per l’impiego è un passo fondamentale se vuoi accedere ai servizi pubblici per il lavoro e farti riconoscere formalmente come disoccupato o in cerca di occupazione. 

L’iscrizione è gratuita e puoi farla online, attraverso il portale regionale della tua zona, oppure di persona, recandoti alla sede del centro per l’impiego territorialmente competente, previo appuntamento telefonico.

Per completare la procedura ti serviranno alcuni documenti, come per esempio:

  • un documento d’identità
  • il codice fiscale
  • il curriculum vitae
  • se stranieri, copia del permesso di soggiorno. 

Al momento dell’iscrizione dovrai anche sottoscrivere la DID, ovvero la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, che è il primo passo per costruire un percorso personalizzato di orientamento, formazione e accompagnamento verso una nuova occupazione.

È obbligatorio iscriversi al centro per l’impiego​

Chiedersi se è obbligatorio iscriversi al centro per l’impiego è del tutto legittimo, soprattutto se ti trovi in un momento di inattività lavorativa e stai cercando di capire quali passi fare. 

L’iscrizione non è obbligatoria per tutti, ma può diventarlo in alcune situazioni precise. Se vuoi richiedere la NASpI, partecipare a programmi di politiche attive del lavoro, oppure accedere a corsi di formazione e reinserimento organizzati dai servizi pubblici, l’iscrizione diventa necessaria.

Inoltre, in certi casi previsti dalla legge, come i percorsi di ricollocazione o l’accesso a sgravi contributivi per le aziende, devi risultare iscritto al centro per l’impiego. 

Non è quindi un obbligo generale, ma spesso è una condizione indispensabile per usufruire di strumenti di sostegno o per accedere a nuove opportunità di lavoro.

Cosa succede se non mi iscrivo al centro per l’impiego

Se non ti iscrivi al centro per l’impiego, rischi di perdere diverse opportunità importanti. Innanzitutto, non potrai accedere ai servizi gratuiti di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro che il centro mette a disposizione. 

Inoltre, senza l’iscrizione non puoi ottenere la DID, cioè la Dichiarazione di Immediata Disponibilità, che è fondamentale per ricevere la NASpI o altri ammortizzatori sociali, utili quando il tuo reddito subisce un calo improvviso.

In alcuni casi, la mancata iscrizione può portare anche alla sospensione o alla revoca di benefici già in corso. Quindi, anche se non è sempre un obbligo di legge, l’iscrizione è un passaggio cruciale se vuoi restare connesso alle misure di sostegno e alle opportunità di reinserimento offerte dal sistema pubblico per il lavoro.

 

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