Assolavoro ha risposto con una circolare, i controlli Green Pass li deve fare l’impresa utilizzatrice
Recentemente Assolavoro, Associazione Nazionale di Categoria delle Agenzie per il Lavoro, con circolare n. 9/2021 ha chiarito che a dover controllare il Green Pass è l’azienda utilizzatrice perché di fatto solo quest’ultimo può controllare l’accesso del lavoratore sul luogo di lavoro.
Le FAQ del Governo, invece, hanno specificato che il controllo deve essere duplice e cioè in capo sia all’utilizzatore che all’agenzia di somministrazione.
No.
IlD.L. 52/2021, che ha introdotto l’obbligo del controllo del Green Pass, al comma 2 estende il controllo «ai soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nei luoghi di cui al comma 1, anche sulla base di contratti esterni». Questo però non sta a significare che il contratto di somministrazione sia un «contratto esterno», il lavoratore in somministrazione opera, infatti, all’interno della organizzazione dell’utilizzatore sulla base di un contratto diretto tra agenzia e utilizzatore.
Secondo Assolavoro, l’agenzia di somministrazione è tenuta a informare i lavoratori rispetto ai nuovi obblighi relativi al possesso di Green Pass ossia della necessità di esibire la certificazione verde Covid-19 per accedere al posto di lavoro.
L’utilizzatore, oltre al controllo Green Pass, è tenuto, come per gli altri suoi dipendenti, a fornire tutte le protezioni necessarie per lo svolgimento dell’attività.
No.
A riguardo della verifica preventiva alla sottoscrizione del contratto, si segnala che Assolavoro nella circolare n. 9/2021 invita le agenzie di somministrazione a non effettuare alcun controllo preventivo presso la filiale.
La firma del contratto nei locali dell’impresa di somministrazione non può essere ritenuto «accesso al luogo di lavoro» in quanto quest’ultimo è identificato con quello in cui si svolgerà la missione.
Chiedere il certificato verde in fase pre-assuntiva è una pratica non corretta dal momento che il lavoratore che prenderà servizio presso l’utilizzatore potrebbe ottenere il certificato anche grazie ad un successivo tampone.
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