Le detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More per figli a carico sono degli sconti sulle tasse che ogni contribuente deve pagare ogni anno. Le detrazioni possono essere usufruite in busta paga, mese per mese, o direttamente in dichiarazione dei redditi in maniera unitaria.
La detrazione per figli a carico spetta ai genitori di figli ancora fino al 31 dicembre 2021 e poi, dal 1° gennaio 2022, verrà sostituita dall’Assegno unico.
Le “vecchie” detrazioni per figli a carico (che spettano fino a fine anno per chi già le percepisce) dipendono da una serie di fattori che sono: il reddito del contribuente, se la detrazione viene ripartita con l’altro genitore; il numero di figli; la loro età o condizione di salute.
La legge prevede le seguenti detrazioni:
Questi importi di detrazioni sono aumentati di 200 euro per ogni ulteriore figlio a partire dal primo se la famiglia ha più di tre figli.
Dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 non cambia niente per chi ha le detrazioni per figli a carico. La “misura ponte” in vigore dal 1° luglio riguarda, infatti, solo i soggetti attualmente esclusi, che non hanno diritto alle detrazioni per figli a carico.
Dal 1° gennaio 2022, invece, salvo modifiche dell’ultim’ora, non vi saranno più le detrazioni per figli a carico in busta paga e i parametri e i requisiti per ottenere l’Assegno unico saranno diversi da quelli attuali per beneficiare delle detrazioni.
Le detrazioni per figli a carico attualmente spettano quando il figlio non percepisce redditi annui superiori a 2.840,51 euro o, se minore di 24 anni, 4.000 euro. Questo paramento cambierà quando l’Assegno unico, a gennaio 2022, entrerà in vigore definitivamente in quanto tale ultima misura è stata pensata per i nuclei famigliari con figli fino a 21 anni, salvo questi non siano disabili.
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