Guida su come sono cambiate le detrazioni dopo l’entrata in vigore dell’assegno unico
Ogni anno i cittadini italiani devono fare i conti con il fisco e dichiarare i redditi percepiti nell’anno precedente.
Non parliamo solo di redditi da lavoro, ma anche di quelli che derivano dall’affitto di terreni e fabbricati, oppure di compensi da attività di lavoro autonomo, anche occasionale.
L’Italia, secondo i dati dell’OCSE, è uno dei Paesi europei con la più alta tassazione sui redditi: il cuneo fiscale, cioè il divario tra il netto in busta paga e il costo del datore di lavoro per arrivare a quel netto, si aggira intorno al 50%. Guardando sempre ai dati, il lavoratore medio single in Italia porta a casa una retribuzione netta pari al 70,4% di quella lorda, contro il 75,4% medio Ocse.
Uno dei rimedi previsti per alleggerire il carico fiscale è la detrazione, cioè quella voce economica che va tolta dall’Irpef lorda per ottenere il totale netto da pagare all’agenzia delle entrate.
In questo articolo analizzeremo una tipologia specifica e cioè le detrazioni figli a carico e spiegheremo se le detrazioniSono una somma da sottrarre alle imposte che dovrebbero essere pagate annualmente. Vengono riconosciute in base a determinati requisiti di reddito e personali. More figli a carico in busta paga esistono ancora. Iniziamo!
L’assegno unico e le detrazioni (lavoro dipendente, figli a carico, coniuge a carico…) rappresentano un importante sostegno per le famiglie italiane, ma agiscono in maniera differente. La detrazione figli a carico sono un valido strumento per abbattere l’Irpef da pagare all’Agenzia delle Entrate.
Per quale motivo? Perché le detrazioni per i figli a carico vanno sottratte all’IRPEF lorda e quindi permettono di ridurre, anche di cifre considerevoli, il peso fiscale mensile e annuale.
Con l’introduzione dell’Assegno Unico Universale, dal 2022, le detrazioni fiscali per i figli a carico sotto i 21 anni sono state eliminate, poiché queste sono ora coperte dall’assegno. Si può affermare quindi che l’assegno unico comprende anche le detrazioni che una volta venivano esposte in busta paga.
In pratica, mentre prima le detrazioni figli a carico valevano fino a 26 anni e potevano essere gestite direttamente in busta paga oppure integralmente nel modello 730, oggi non è più così.
Per continuare l’analisi delle detrazioni per figli a carico, è bene procedere per gradi e capire prima di tutto cosa sono le detrazioni in busta paga.
Nella tua busta paga, in genere nella parte bassa del documento, sono riportate tutte le informazioni relative ai calcoli di contributi e imposte.
Proprio in questa parte, troverai una sezione chiamata “fiscale”, dove ci sono tutti i dati relativi all’imponibile fiscale, all’Irpef lorda, alle detrazioni e all’Irpef netta.
Sostanzialmente, conosciuto l’imponibile fiscale i passi da compiere sono:
Detta ancora meglio: le detrazioni fiscali in busta paga sono lo strumento principale con cui puoi riuscire ad abbattere l’Irpef da pagare.
Qualora tu abbia dei figli a carico under 21, non troverai detrazioni figli a carico in busta paga e l’assegno unico, perché sono state appunto eliminate e racchiuse all’interno dell’assegno unico universale (AUU).
L’AUU, infatti, è la misura nazionale universale riconosciuta a tutti i cittadini e le cittadine che hanno figli a carico fino ai 21 anni di età.
Superata questa età, sarà possibile ritornare ad avere detrazioni in busta paga a seconda però di alcuni elementi, tra cui l’età del figlio:
Per quanto riguarda, invece, eventuali detrazioni spese sostenute per figli non a carico, non è previsto nulla. L’Agenzia delle Entrate, infatti, di solito ti permette di portare in detrazione le somme sostenute in favore di un familiare solo se questo è fiscalmente a proprio carico.
Passiamo alle detrazioni figli a carico nel 730.
A partire dal 20 maggio 2024 e fino al 30 settembre 2024 puoi inviare al Fisco la tua dichiarazione 730 precompilata direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
I dati relativi ai figli o altri familiari a carico vanno inseriti nel Quadro intitolato “familiari a carico”, righi da 2 a 5. È bene ricordare, però, che non è sufficiente riportare questi dati e controllare che siano corretti, perché bisogna considerare anche altri elementi, come ad esempio:
Se l’Assegno Unico e Universale rappresenta una misura di sostegno economico per le famiglie con figli a carico, le detrazioni per il coniuge a carico sono un altro importante strumento di agevolazione fiscale. Vediamo come funzionano e in che modo si integrano alle misure di sostegno del nucleo familiare.
Per usufruire delle detrazioni fiscali per il coniuge a carico, è necessario che quest’ultimo abbia un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro. L’ammontare della detrazione varia in base al reddito complessivo del contribuente.
Ad esempio, per un reddito fino a 15.000 euro, la detrazione massima è di 800 euro, ma diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito, fino a ridursi completamente per i redditi superiori a 80.000 euro.
È importante notare che, a differenza delle detrazioni per i figli a carico under 21, le detrazioni per il coniuge a carico non vengono incluse nell’Assegno Unico, ma continuano a esistere come forma separata di agevolazione fiscale. Questo significa che le famiglie possono beneficiare sia dell’Assegno Unico che delle detrazioni fiscali per il coniuge a carico, ricevendo ulteriore sostegno alla propria situazione economica complessiva.
Mentre l’Assegno Unico si concentra principalmente sul sostegno economico per i figli, quindi, le detrazioni per il coniuge a carico rimangono una componente aggiuntiva riguardante le agevolazioni fiscali per le famiglie. L’assegno unico e le detrazioni coniuge a carico possono quindi essere percepiti nello stesso anno d’imposta.
Da quando è stato introdotto l’assegno unico, e più precisamente da marzo 2022, hanno smesso di esistere le detrazioni per figli a carico in busta paga. Inoltre, i requisiti per ottenere l’AUU sono diversi rispetto a quelli che valevano per beneficiare delle detrazioni.
Cosa cambia in busta paga con l’Assegno Unico? Dipende dall’età del figlio a carico. I soldi potrebbero esserti accreditati tramite questo sussidio direttamente dall’INPS, o continuare a essere presenti in busta paga.
In sostanza le detrazioni figli a carico fino a 26 anni sono state stravolte: le uniche detrazioni fiscali figli a carico 2024 che puoi sfruttare per abbattere l’imposta totale da pagare sono quelle relative alle spese sostenute per i figli maggiori di 21 anni che abbiano un reddito complessivo entro i 4.000 euro o 2.840,51 euro a seconda della fascia di età.
Ma quindi ho diritto alle detrazioni figli a carico 2024? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima valutare l’età del figlio e poi il limite di reddito.
Se tuo figlio ha più di 21 anni, infatti, smetti di ricevere l’assegno unico e potrai ritornare alle detrazioni figli a carico 2024 in busta paga oppure direttamente nel 730.
Attenzione: con l’assegno unico sono cambiate le regole sulle detrazioni, ma non sulle deduzioni. Questo vuol dire che se, ad esempio, hai sostenuto una spesa deducibile dal reddito in favore di tuo figlio fiscalmente a carico hai diritto alla deduzione indipendentemente dal fatto che abbia o meno 21 anni.
L’assegno unico ha sostituito alcune misure a sostegno delle famiglie con figli, e da marzo 2022 viene pagata un’unica somma per:
Come regolarsi quindi tra detrazioni figli a carico 2024 e assegno unico?
È molto semplice: riprendendo i concetti che abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, con il modello 730/2024 puoi portare in detrazione le spese relative ai figli a carico, tuttavia, con l’introduzione dell’Assegno unico, non puoi più farlo “liberamente”.
Le agevolazioni fiscali, infatti, sono limitate ai genitori con figli di età pari o superiore ai 21 anni.
Di conseguenza, in caso di figli sotto i 21 anni:
Quando dobbiamo comunicare all’ufficio risorse umane il cambio del nostro nucleo familiare in seguito alla nascita di un figlio, è bene sapere come compilare il modulo detrazioni figli a carico.
Questo documento, infatti, viene consegnato in genere in fase di prima assunzione, ma deve essere compilato nuovamente tutte le volte in cui cambia il nucleo familiare. Parliamo di questa sezione qui:
Come è possibile vedere all’inizio del modulo, nella parte dedicata ai figli a carico c’è scritto:
Potrebbe esserti utile conoscere il calcolo detrazioni figli a carico 2024 per farti un’idea della detrazione totale che potresti portare a casa.
Il calcolo della detrazione per i figli a carico è una semplice operazione matematica, quello che devi conoscere prima di iniziare è il tuo reddito complessivo (RC):
950,00 x [(95.000-RC) : 95.000]
Il risultato di questa operazione è l’importo delle detrazioni figli a carico oltre a un indicatore per capire se le detrazioni competono oppure no.
Il Fisco, infatti, ci dice che se il risultato è pari a zero, minore di zero o uguale a 1, le detrazioni non competono. Facciamo un esempio di calcolo detrazioni figli a carico:
reddito complessivo: 28.000 euro
950 x [(95.000-28.000) : 95.000] = 670,00 euro.
Se riprendiamo l’esercitazione di calcolo del paragrafo precedente, possiamo fare un esempio busta paga con detrazioni figli a carico.
Posto che il risultato della nostra formula è 670,00 euro, se dividiamo questo importo per i 12 mesi dell’anno, otteniamo 55,83 euro, che è il valore della detrazione mensile che potremmo riscontrare in busta paga.
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