Dipendente troppo aggressivo sul lavoro? Può essere licenziato

(foto Shutterstock)

Costituisce giusta causa di licenziamento, per insubordinazione, il comportamento aggressivo del dipendente nei confronti del proprio superiore

IL FATTO

Un lavoratore è stato licenziato per aver assunto un comportamento aggressivo e minaccioso sul posto di lavoro, nei confronti del proprio superiore.
In particolare, il dipendente ha aggredito verbalmente e minacciato il datore di lavoro, affinché  interrompesse lo svolgimento di alcuni controlli.
Il lavoratore si è, pertanto, rivolto al giudice, ritenendo il licenziamento illegittimo e sproporzionato rispetto al fatto commesso.
È possibile il licenziamento per giusta causa in caso di atteggiamento aggressivo sul posto di lavoro?

GIUSTA CAUSA DI LICENZIAMENTO E INSUBORDINAZIONE

La giusta causa di licenziamento è quella causa che non consente la prosecuzione, nemmeno temporanea, del rapporto di lavoro.
Deve trattarsi di fatti di oggettiva gravità, capaci di ledere in maniera irreparabile il rapporto di fiducia con l’azienda.
Tra questi fatti può rientrare l’insubordinazione, cioè la violazione degli obblighi da parte del lavoratore, e in particolare dell’obbligo di obbedienza al datore di lavoro.

Secondo un orientamento ormai costante dei giudici (Cassazione 9635 del 2016) l’insubordinazione non può essere limitata al rifiuto di osservare le disposizioni impartite dai superiori, ma si estende a qualsiasi comportamento diretto a ostacolarne l’esecuzione e il corretto svolgimento.
In particolare, è possibile parlare di insubordinazione anche in caso di critiche rivolte ai superiori, attraverso toni ingiuriosi, dato che l’efficienza dell’organizzazione aziendale si basa anche sull’autorevolezza di cui godono i superiori.
In altri termini, l’insubordinazione non si limita al solo rifiuto di obbedire al datore di lavoro, ma è un concetto più ampio, che comprende anche gli atteggiamenti di disprezzo nei confronti dell’azienda.

LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE

La Corte di Cassazione, pronunciandosi sulla questione, ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa (Sentenza 10964 del 2018).
Nello specifico, i giudici hanno ritenuto particolarmente grave l’atteggiamento intimidatorio e insubordinato del lavoratore, finalizzato a sottrarsi al potere organizzativo, gerarchico e disciplinare del datore di lavoro.
Di conseguenza,  il comportamento del dipendente è stato considerato idoneo a costituire giusta causa di licenziamento.

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