Disabilità e handicap: esiste una differenza?

Disabilità e handicap
(foto Shutterstock)

È importante sapere che a livello normativo la disabilità non è la stessa cosa dell’handicap, anche se succede spesso di utilizzare i due termini come sinonimi

Nel 2019 lIstat ha censito la popolazione con disabilità e ha scoperto che nel nostro Paese ci sono tre milioni di cittadini che non sono in grado di svolgere le loro attività quotidiane. Lo sapevi, poi, che gli anziani sono la fascia più colpita

In un contesto come questo, la tutela della disabilità è molto importante e anche tu potresti aver bisogno di sapere se puoi chiedere permessi o congedi speciali oppure se hai diritto a delle agevolazioni fiscali. 

Avrai notato, però, che c’è ancora molta confusione tra due concetti: quello di handicap e quello di disabilità. Sono due termini che vengono usati come sinonimi, ma in realtà fanno riferimento a due situazioni diverse.

Per questa ragione, qualsiasi sia il motivo per cui vuoi informarti sul tema, ti aiutiamo a capire la differenza tra menomazione, disabilità e handicap con un piccolo cenno a quali tutele ti può garantire il nostro ordinamento. 

Cosa si intende per menomazione 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce menomazione qualsiasi perdita o anomalia di una funzione del corpo

Ma cosa vuol dire nel concreto? Devi pensare non solo a patologie fisiche, come ad esempio la perdita di un arto, ma anche mentali che rendono più difficile l’integrazione sociale della persona. 

Non solo: sempre l’OMS parla di “esteriorizzazione di una condizione patologica”, cioè di come questa situazione renda più difficile l’interazione sociale dell’individuo proprio in seguito alla riduzione delle sue capacità.  

E la disabilità? 

Possiamo definire la disabilità come la conseguenza diretta della menomazione, perché dalla perdita o anomalia di cui abbiamo parlato prima è naturale che l’individuo faccia più fatica a svolgere le sue normali attività quotidiane

L’aspetto più importante che devi considerare quando si parla di disabilità è che per l’individuo è più difficile avere una piena partecipazione nella società, cioè a scuola, la lavoro, tra gli amici o semplicemente per strada.

Anche per questo motivo in Italia abbiamo il nostro Testo Unico sull’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Il suo obiettivo principale è proprio quello di garantire il pieno rispetto della dignità umana e di autonomia della persona promuovendone la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.

Che cosa significa handicap

Devi sapere che, purtroppo, non esiste ancora una chiara definizione di handicap. 

Perché? Perché la disabilità è un concetto in continua evoluzione e per questo non può essere una definizione di legge troppo rigida. 

Nonostante questo, nella prassi l’handicap viene inteso come lo svantaggio sociale che limita o impedisce all’individuo di avere un certo ruolo nella società. Quindi in questo caso, a differenza della menomazione o della disabilità, quello che rileva non è una malattia o una patologia, ma proprio la difficoltà o l’handicap, appunto, di affrontare la società al pari di tutti gli altri individui.  

Principio di non discriminazione 

Se ti ritrovi anche in una sola delle situazioni che abbiamo visto in questo articolo, sappi che sia in Italia che negli altri Paesi europei esiste un principio molto importante, cioè quello di non discriminazione.

Attraverso questo principio si vuole garantire lo stesso trattamento tra le persone, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, dalla loro nazionalità, sesso, razza, religione… 

Ma vale anche nel rapporto di lavoro? , sotto diversi aspetti. Nel caso di assenze per malattia, ad esempio, quelle fatte dal lavoratore con disabilità non possono essere considerate uguali a quelle effettuate dai lavoratori che non ne hanno

Attenzione: questa regola non vale per tutte le assenze, ma solo per quelle strettamente connesse alla disabilità.

Agevolazioni e tutele 

Per capire a quali agevolazioni o tutele puoi accedere, dobbiamo fare una distinzione molto importante. 

Larticolo 3 della legge 104/92, infatti, disciplina due diverse forme di disabilità

  • disabilità lieve: disciplinata nel comma 1 dell’articolo;
  • disabilità grave: contenuta nel comma 3 e che richiede un’assistenza continua

In questo secondo caso, se la disabilità è accertata dalle autorità competenti, si ha accesso a svariate agevolazioni. Uno tra i più importanti è il diritto a usufruire dei permessi 104 cioè di tre giorni al mese retribuiti. Ma non solo, può essere fatta domanda all’Inps anche per l’indennità di accompagnamento.

 

Leggi anche:

Carta europea della disabilità: come fare domanda?

Redditi da lavoro dipendente e assegno di invalidità: come funziona?

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi gratuitamente le ultime novità, le storie e gli approfondimenti sul mondo del lavoro.