Quanto si guadagna? Si può andare in ferie? E l’assicurazione?
Si. Al tirocinante deve essere obbligatoriamente riconosciuta un’indennità di partecipazione il cui importo è fissato dalle normative regionali; in ogni caso, non può essere inferiore a 300 euro lordi al mese.
Non è propriamente uno stipendio, ma un compenso simile ad un rimborso spese e se il soggetto ospitante non lo corrisponde scatta una sanzione pecuniaria tra i 1.000 e i 6.000 euro.
Il tirocinio non è un contratto di lavoro in senso proprio e quindi non genera il diritto ad una vera e propria retribuzione: l’indennità riconosciuta è una somma forfettaria, cioè prestabilita in misura fissa e indipendente, ad esempio, dal tempo impiegato per svolgere il lavoro.
Non è previsto, quindi, che essa venga aumentata in caso di ore di lavoro straordinarioÈ l’attività lavorativa svolta oltre l’orario normale di lavoro (in genere 40 ore settimanali). More.
Lo stage, non essendo un vero e proprio contratto di lavoro, non prevede la maturazione di ferie e permessi retribuiti, come avviene per i lavoratori subordinati.
Tuttavia, il tirocinante potrà concordare ferie e assenze con il titolare dell’azienda o ente ospitante.
Si, vi è l’obbligo di assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità derivante dai danni causati a terze persone.
La convenzione può stabilire chi tra soggetto ospitante e promotore debba assolvere tale obbligo.
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