Infortunio per negligenza del lavoratore

(foto Shutterstock)

Nessun risarcimento se il dipendente non utilizza in modo adeguato i dispositivi di protezione individuali

Il fatto

Un lavoratore addetto alla manutenzione di strutture industriali era caduto da un ponte mobile mentre svolgeva dei lavori in quota.
Durante questa attività aveva però dimenticato di agganciare alla cesta di sicurezza la sua cintura anticaduta, che indossava come da prescrizione di legge. A causa di un movimento improvviso aveva perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di diversi metri e infortunandosi seriamente.

Il lavoratore aveva poi deciso di chiedere un risarcimento alla sua azienda.

Il datore di lavoro è sempre responsabile del danno al lavoratore infortunato? Anche nel caso di comportamenti imprevedibili del proprio dipendente?

Le regole di riferimento

Il datore di lavoro è responsabile per gli infortuni sul lavoro dei propri dipendenti anche quando la colpa è di questi ultimi. È un obbligo dell’azienda prevedere qualsiasi rischio, anche se può derivare da comportamenti imprudenti altrui. Ciò significa che il datore deve adottare gli opportuni controlli e le misure di sicurezza sul lavoro in modo che nessuno si faccia male. Ma, nel caso di infortunio per mancanza del rispetto delle regole da parte del lavoratore, le cose stanno diversamente.

La responsabilità dell’azienda termina nel momento stesso in cui l’azione del lavoratore sia stata tanto anomala da non poter essere anticipata e neutralizzata con sistemi di prevenzione.
Questi sono i capisaldi della materia relativa agli infortuni sul lavoro a cui ha fatto riferimento la Cassazione per stabilire se fosse giusta la richiesta di risarcimento del dipendente infortunato.

La decisione della Corte di Cassazione

Per la Corte di Cassazione si deve escludere la responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio capitato al dipendente.
Nonostante il lavoratore fosse informato riguardo all’utilizzo degli strumenti di sicurezza e avesse ricevuto diversi inviti a rispettare le misure antinfortunistiche, non aveva agganciato la cintura anticaduta al cestello.
Non si può pretendere da parte del titolare una sorveglianza continua sull’utilizzo dei dispositivi di protezione, ancor di più in caso di iniziative imprevedibili dei lavoratori, come in questo caso specifico.

 Sulla base di queste considerazioni la Cassazione ha ritenuto che il datore di lavoro non fosse responsabile dell’infortunio del dipendente e il ricorso è stato pertanto respinto (sentenza n. 3282 dell’11 febbraio 2020).

 

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