Legge 104 e novità 2023: come modificare una domanda già inoltrata all’INPS

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(foto Shutterstock)

Le novità dello sportello telematico INPS ora permettono di modificare le domande già presentate

Quando si parla di disabilità e handicap, la fonte a cui fare riferimento è la legge 104 che, tra le tante misure, permette a familiari e lavoratori disabili di avere specifici permessi giornalieri o orari. 

Potrai richiedere i permessi, infatti, non solo se sei un genitore o un lavoratore che si prende cura di un familiare disabile in situazione di gravità, ma anche per te. Anche in quest’ultimo caso, comunque, la disabilità deve essere accertata come “grave”

Ti chiederai: come posso fare domanda? È molto semplice, ma devi prestare attenzione a tutte le informazioni che l’Inps ti chiede, oltre a rispettare le condizioni ei limiti imposti dalla legge in materia. 

In questo articolo ripassiamo tutto insieme e vediamo cosa fare quando hai bisogno di modificare alcuni dei dati trasmessi all’interno di una domanda già inoltrata al sito dell’Inps. 

Un riepilogo delle regole

L’articolo numero 33 della legge 104 ci offre importanti indicazioni. Nello specifico, devi sapere che esistono diverse forme di permesso:

  • quello richiesto dai genitori per assistere un figlio disabile grave: in questo caso, la madre o il padre lavoratori dipendenti possono avere 2 ore al giorno di permesso retribuito fino ai 3 anni del bambino. 

In alternativa, possono scegliere di allungare il congedo parentale fino a 3 anni;   

  • quello richiesto dai familiari per prendersi cura di un parente disabile: si tratta di un permesso giornaliero e non orario, che permette di avere 3 giorni al mese per assistere un parente entro il 2° grado che non sia ricoverato in una struttura ospedaliera; 
  • quello che richiedi in autonomia per il tuo stato di disabilità. 

Permessi e grado di parentela 

Facciamo subito chiarezza: anche se la legge parla di “parenti e affini” entro il secondo grado, non è obbligatorio rispettare una scala di priorità perché questa regola vale solo per il congedo straordinario. Ma non è tutto: dato che è stata eliminata la regola del referente unico, più persone possono assistere una stessa persona

Che cosa vuol dire? Se, ad esempio, tua sorella o tuo fratello hanno già fatto domanda per i permessi e li stanno usando per prendersi cura di un vostro genitore disabile grave, anche tu potrai richiederli.  

Ma chi sono i parenti entro il 2° grado? Oltre ai genitori e ai figli, che sono di primo grado, ci sono i fratelli, le sorelle, i nipoti e i nonni. Il beneficio è riconosciuto anche ai coniugi, i conviventi di fatto e le parti delle unioni civili.  

Come fare la domanda in autonomia? 

Per prima cosa, accedi alla tua area privata nel sito dell’Inps con SPID oppure CIE.  Una volta dentro, digita sulla barra “permessi legge 104 e clicca sulla schermata “Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili medesimi”

Si aprirà lo sportello telematico dell’Inps: inserisci qui tutte le informazioni richieste controllando che i dati relativi al tuo rapporto di lavoro siano corretti. In caso contrario, potrai sempre modificare a mano tutte le sezioni

Dovrai indicare il periodo in cui intendi godere dei permessi. Se hai un contratto a termine, ad esempio, questo periodo coincide con la data di inizio e fine del contratto

Procedi fino alla fine, compila la dichiarazione che l’Inps ti fa scaricare e falla firmare al familiare per cui richiedi i permessi. Infine, scarica la ricevuta.  

Legge 104 novità 2023: la richiesta della 104 può essere modificata 

Se devi modificare alcuni dati che hai già trasmesso, per esempio il tuo domicilio oppure i dati del rapporto di lavoro, ti servirà accedere allo stesso sportello telematico in cui hai inoltrato la domanda e procedere con la rinuncia

In questa fase vengono create due richieste: una relativa all’annullamento della domanda errata e l’altra per la nuova domanda di permessi retribuiti con i dati corretti. 

Attenzione: con il messaggio n.3141 l’Inps specifica che la richiesta di variazione può essere riferita solo alle domande in corso di fruizione nel mese in cui presenti la rinuncia stessa. 

Questo vuol dire che non puoi modificare domande riferite a periodi già trascorsi o non ancora iniziati.  

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