Hai diritto a 4 settimane di ferie, ma le prime due le puoi chiedere in blocco. Vediamo come
Le ferie annuali sono il periodo più lungo riconosciuto dalla legge alle persone che lavorano, per recuperare le energie psicofisiche e ritrovare la forza di tornare al lavoro con una nuova carica e nuove idee.
Le ferie sono un diritto riconosciuto anche dalla Costituzione a cui non si può mai rinunciare. La legge, infatti, su questo punto è molto chiara: nessuna cifra economica può sostituire le ferie non godute, tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro sia terminato per una qualsiasi causa (dimissioni, licenziamento, scadenza del contratto…)
Del monte ferie totale di cui hai diritto, e cioè quattro settimane, due settimane devono essere prese nell’anno di maturazione. Ma cosa significa esattamente? È obbligatorio prendere 15 giorni consecutivi di ferie? In che modo la legge italiana regola questo aspetto? Non ti preoccupare, lo capiremo insieme in questo articolo in cui, con parole semplici, scopriremo come funziona la normativa e come la puoi sfruttare al meglio. Iniziamo!
Secondo la legge italiana, le ferie hanno l’obiettivo di tutelare la salute psico-fisica delle persone che lavorano, favorendo il recupero delle energie e la vita familiare e sociale. A meno che i singoli contratti collettivi di settore non prevedano delle regole diverse e di maggior favore, il periodo minimo di ferie all’anno che deve sempre essere garantito è pari a quattro settimane e cioè 28 giorni di calendario, inclusi i sabati e le domeniche. Puoi avere le ferie:
Quando si parla di obbligo ferie 15 giorni consecutivi, ci si riferisce al primo primo punto di questo elenco e cioè al periodo minimo di riposo che ti deve essere garantito dal datore di lavoro per legge. Ma cosa si intende per 15 giorni consecutivi di ferie?
Se chiedi chiaramente di voler usare le prime due settimane in modo consecutivo, e cioè senza alcuna ripresa lavorativa, allora il datore di lavoro deve concedertele, valutando attentamente anche le esigenze aziendali e degli altri collaboratori.
È importante sottolineare che l’obiettivo di questa regola è quello di garantire un periodo di riposo significativo per disconnettersi realmente dal lavoro e recuperare le energie perse.
L’obbligo ferie per 15 giorni consecutivi è presente nella legge e in particolar modo nel Decreto Legislativo 66/2003, che regola in generale tutto ciò che riguarda l’orario di lavoro, tra cui anche i riposi e il diritto alle ferie annuali.
L’articolo 10 di questo decreto stabilisce che, come abbiamo già visto, il periodo minimo di ferie annuali retribuite non può essere inferiore a quattro settimane, di cui due settimane devono essere continuative.
Ma attenzione: la continuità delle ferie può essere garantita solo se sei tu a richiederla espressamente. In poche parole, quindi, hai il diritto, se lo desideri, di avere almeno 15 giorni di ferie consecutivi e il datore di lavoro deve garantirteli.
Le altre due settimane di ferie previste dalla legge possono essere distribuite nell’arco del periodo lavorativo, a condizione che tu le prenda entro 18 mesi dal termine dell’anno di maturazione. Questo obbligo ha lo scopo di impedire l’accumulo di ferie non godute, tutelando il tuo riposo.
Nella nostra esperienza professionale, ci è capitato purtroppo di vedere che alcune aziende pagassero un superminimo in busta paga per compensare il periodo di ferie non godute. Ebbene, questa è una pratica vietata dalla legge e il datore di lavoro può essere anche sanzionato.
Nel caso in cui, infatti, il tuo datore di lavoro non rispetti il tuo diritto ad avere almeno 2 settimane di ferie all’anno, è prevista una sanzione compresa tra 100 e 600 €. Questi importi aumentano se i lavoratori interessati sono più di 5 e i periodi superiori a 2 anni.
Attenzione: al contrario, quando non è possibile rispettare il periodo minimo di 2 settimane di ferie per cause o motivi che interessano esclusivamente a te, il datore di lavoro non può essere ritenuto responsabile. È il caso, ad esempio, delle assenze prolungate per maternità, malattia e situazioni simili.
Ora che sai che puoi richiedere 15 giorni di ferie consecutivi, è importante capire quali passi devi seguire per fare tutto correttamente.
Prima di tutto, devi programmare le ferie con un certo anticipo, concordando il periodo con il tuo datore di lavoro, con l’ufficio del personale o con il team amministrativo.
Ricordati che l’azienda organizza, in genere all’inizio dell’anno, il cosiddetto “piano ferie” e se, nonostante la programmazione, non riesci ad avere il periodo minimo previsto, potresti dover obbligatoriamente consumare le ferie residue per evitare eventuali sanzioni.
Tieni presente, poi, che ogni azienda ha una politica interna sulle ferie che tiene conto sia delle esigenze aziendali sia del tuo diritto e dei tuoi colleghi ad avere un periodo di riposo. Il nostro consiglio, quindi, è di controllare bene i documenti che ti sono stati consegnati in fase di prima assunzione (regolamenti interni, policy, riferimenti alle disposizioni di legge e/o di ccnl) perché probabilmente proprio in questi fogli saranno riportate alcune regole da rispettare quando devi chiedere le ferie.
Premesso questo, abbiamo però una brutta notizia: dopo avere fissato e comunicato il periodo di ferie ai dipendenti, il datore di lavoro può modificarlo sulla base di una nuova valutazione delle esigenze aziendali.
Rimane ferma la regola per cui queste modifiche improvvise devono essere comunicate con preavviso e in ogni caso prima dell’inizio del periodo di ferie. I CCNL possono prevedere in alcuni casi una tutela minima e cioè il rimborso delle spese sostenute per l’anticipato rientro nel caso tu sia stato richiamato.
Il diritto alle ferie continuative serve a garantire il tuo benessere fisico e mentale. La pressione lavorativa e lo stress accumulato possono avere un impatto molto negativo sulla produttività, ma soprattutto sulla salute e sul nostro corpo.
La legge vuole, quindi, favorire un riposo prolungato e una migliore qualità della vita per tutti i lavoratori nel rispetto delle esigenze di ciascun contesto lavorativo.
Ricorda che hai diritto ad avere questo riposo e, in caso di problemi o rifiuti, puoi rivolgerti alle rappresentanze sindacali o ad altri organismi preposti per far valere i tuoi diritti.
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