Dall’intelligenza artificiale alla rivincita dei “longennial”, ecco le trasformazioni che stanno investendo il mondo della gestione delle risorse umane
Dall’agevolare la comunicazione interna alla creazione di un ambiente lavorativo adatto alle esigenze individuali, la gestione delle risorse umane svolge un ruolo imprescindibile nell’assicurare il benessere e la soddisfazione dei dipendenti.
Per affrontare le sfide attuali e prepararsi al futuro, i manager devono essere consapevoli delle tendenze del Mondo HR che stanno plasmando il settore. Ecco quattro trends HR per il 2023 che meritano di essere tenute d’occhio.
In un contesto economico in costante mutamento, il benessere finanziario dei dipendenti è diventato una priorità urgente. I manager HR si trovano ad affrontare il delicato equilibrio tra le aspettative dei dipendenti in termini di compensi e le risorse finanziarie dell’azienda.
Revisioni salariali, equità retributiva e benchmarking sono diventati imperativi per mantenere i talenti e garantire la motivazione dei dipendenti. Parallelamente, i benefit aziendali e la loro efficace comunicazione stanno guadagnando terreno come strumenti per attrarre e trattenere il personale.
La gestione flessibile della forza lavoro, come l’utilizzo di personale a breve termine, può svolgere un ruolo chiave nel garantire che il team principale sia adeguatamente retribuito e, allo stesso tempo, reagisca in modo flessibile alle circostanze esterne.
La discriminazione basata sull’età sul posto di lavoro è sempre stata una preoccupazione. Tuttavia, la tendenza sta finalmente cambiando, con un aumento del numero di lavoratori tra i 50 e i 64 anni che vengono impiegati dalle aziende.
Questa evoluzione è positiva sia per i lavoratori che per le aziende. L’esperienza e le competenze dei lavoratori “anziani” sono ora più apprezzate che mai, contribuendo ad affrontare la carenza di risorse qualificate. L’esperienza di lunga data permette di conoscere l’evoluzione del settore e, non meno importante, di conoscere molto bene la cultura aziendale.
I manager HR devono giocare un ruolo attivo nel creare un ambiente in cui le diverse generazioni possano collaborare efficacemente, capitalizzando sulle competenze di ciascuna.
La promozione di una forza lavoro diversificata e inclusiva non è solo una questione etica, ma anche strategica. Un ambiente di lavoro in cui ciascuno si sente parte integrante porta a una maggiore soddisfazione dei dipendenti e, di conseguenza, a una maggiore produttività.
La digitalizzazione ha reso più accessibile la diversità, consentendo ai manager HR di attingere a un pool di talenti più ampio e diversificato in tempi rapidi, indipendentemente dalla posizione geografica.
L’implementazione mirata di strategie di diversità e inclusione deve essere una priorità per i manager HR, assicurando che le opportunità di lavoro siano aperte a candidati di ogni background.
La digitalizzazione sta trasformando profondamente la gestione delle risorse umane. I manager HR devono abbracciare le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi di reclutamento, la formazione e lo sviluppo. La digitalizzazione consente anche la raccolta e l’organizzazione di dati più accurati e significativi per guidare le decisioni aziendali.
Allo stesso modo, sono ormai diffusi numerosi software gestionali che permettono di semplificare ampia parte dei processi HR, facilitando il lavoro e riducendo notevolmente il tempo impiegato per assolvere a questi compiti. Su laborability.com ne abbiamo esaminati alcuni.
Parallelamente, l’agilità organizzativa è fondamentale per adattarsi a un ambiente in continua evoluzione. I manager HR devono sviluppare competenze per guidare le loro squadre attraverso cambiamenti rapidi, garantendo al contempo che i dipendenti si sentano supportati e coinvolti.
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