Tantissime le iniziative volte all’inclusione e più in generale al benessere aziendale. E da un anno c’è anche il team dedicato “Feel good”
Cultura del feedback, scambio continuo, coaching, azioni per l’inclusione. Sono tantissime le iniziative che Findomestic, istituto di credito specializzato nel credito al consumo che fa capo al gruppo francese BNP Paribas, ha messo e continua a mettere in campo per il benessere aziendale. Nel 2021 è nato il team interno “Feel Good” che, a partire dall’ascolto di tutti i collaboratori, ha iniziato a lavorare per raccogliere proposte e idee, coordinando attività e workshop e attivando gruppi di lavoro e azioni necessarie per migliorare l’engagement e il lavoro di squadra. Ne parliamo con Simona Piva, HR Project Manager e Diversity Officer & People Care.
Numerose e coraggiose sono le azioni adottate da Findomestic per l’inclusione, un fronte su cui Simona Piva lavora con passione ormai da tempo. Recentemente, questo impegno è stato riconosciuto dal Bureau Veritas Italia, che ha rilasciato a Findomestic la Certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS – Diversity) che ha come obiettivo la valorizzazione della diversità e dell’inclusione come elementi strategici di un’organizzazione. «Un percorso molto bello e profondo» racconta Piva «lo abbiamo affrontato con tanti stakeholder e associazioni tra cui il direttore esecutivo di Parks Liberi e Uguali, Igor Suran, un’associazione di datori di lavoro che supporta le imprese nella sensibilizzazione sull’ orientamento affettivo. Un tema delicatissimo, molto privato, che Igor è riuscito a toccare con garbo e sensibilità, conquistando tutti. Prendiamo spunto da altre realtà aziendali italiane e non, lavoriamo su progetti comuni, partecipiamo a tavoli di lavoro intra-aziendali. Celebriamo ogni anno la Settimana della Diversity & Inclusion, una settimana in cui tutto il Gruppo BNPP organizza eventi e iniziative dedicate all’inclusione. Mi piace pensare che oggi, nella nostra azienda, nessuno debba sentirsi a disagio o discriminato rispetto al proprio orientamento affettivo così come rispetto a qualsiasi altra propria caratteristica personale».
Al benessere aziendale, invece, la società ha dedicato da un anno un team interno. «Feel good» spiega Piva «è un progetto nato per dare concretezza alle survey a cui periodicamente sottoponiamo i dipendenti. Raccogliamo molti dati su cui costruiamo piano di azione ma la sensazione è che spesso i nostri collaboratori non abbiano la piena percezione di quanto l’azienda sia attenta alle loro necessità e ai loro interessi. Abbiamo così creato questo gruppo di lavoro eterogeneo che è partito proprio dall’ascolto dei bisogni e delle esigenze dei collaboratori. Gli spunti arrivati sono davvero moltissimi, abbiamo cercato di selezionare quelli su cui per noi è possibile lavorare. Tra questi la leadership, il diritto all’errore, il work life balance. Un grande lavoro ha riguardato la cultura del feedback, utile per incentivare manager e collaboratori allo scambio continuo. Vorremmo che il cambiamento fosse culturale: il confronto con il manager non può limitarsi ad alcuni momenti istituzionali, deve essere continuo e indicare la strada, per capire se la via intrapresa è quella giusta o c’è qualcosa da rivedere».
Nel 2019 Findomestic ha lanciato anche “About me”, un tool di Gruppo dedicato al collaboratore e al suo sviluppo professionale: la piattaforma offre uno spazio dove parlare di sé, del proprio percorso e delle proprie skill: un algoritmo, a partire da queste informazioni, suggerisce ai collaboratori percorsi di formazione che favoriscono la crescita professionale. Lo spazio permette anche di vedere tutte le posizioni aperte in azienda a livello internazionale, con la possibilità di candidarsi in modo diretto. E offre uno spazio accessibile al manager e al collaboratore dove scambiarsi feedback in totale trasparenza: «ogni collaboratore» sottolinea Piva «può leggere ciò che scrive il manager e vicerversa». Il tool ha anche uno spazio dedicato al percorso di sviluppo in cui il manager e il collaboratore condividono le competenze su cui lavorare e le azioni necessarie per il loro sviluppo. Il tutto all’insegna della semplicità, della trasversalità, della trasparenza e della fiducia: i 4 pilastri su cui si basa About Me.
La pandemia, con la diffusione improvvisa del lavoro a distanza per tutti, ha posto nuove grandi sfide soprattutto per i manager, che si sono trovati a gestire le persone in un contesto nuovo. «L’impatto del remote working e del lavoro ibrido» spiega ancora Piva «è stato un fronte di lavoro molto importante. I manager si sono dovuti reinventare, hanno dovuto dare molto spazio all’ascolto e all’empatia. Per supportarli, abbiamo messo loro a disposizione dei gettoni per usufruire di un’attività di coaching che li aiutasse nell’affrontare questo nuovo ruolo, improvvisamente cambiato. Lato collaboratori, invece, abbiamo messo a disposizione uno sportello psicologico, ma anche numerosi webinar su temi come la corretta alimentazione, la postura, un vademecum per la sicurezza del lavoratore».