Non udenti: il programma di Amazon per l'inclusione lavorativa, fondamento della multinazionale americana
Innovazione e inclusione sono due colonne portanti della mission di Amazon, il colosso della distribuzione dell’e-commerce che impiega oltre 1 milione 600 mila persone, tra dipendenti e collaboratori, in tutto il mondo. Tra le ultime attività messe in campo dall’azienda c’è il programma di inserimento lavorativo per non udenti.
Il piano d’azione è stato presentato in occasione della Giornata Internazionale della Lingua dei Segni, e vede la collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi. I primi passi dell’iniziativa hanno visto già l’inserimento di 50 persone nei centri di distribuzione di tutta Italia.
Conoscere, imparare ed essere sempre aperti alle posizioni degli altri è ciò che caratterizza l’approccio di Amazon al futuro e al lavoro. Parte da questo concetto di base l’iniziativa dell’azienda dedicata all’inserimento in organico di persone non udenti che, proprio in virtù della loro particolarità, rappresentano un valore aggiunto nell’ambito dell’esperienza lavorativa.
In Italia ci sono 5 milioni di audiolesi, di cui 70 mila sordomuti, persone affette da una disabilità che sono perfettamente in grado di svolgere molte mansioni lavorative.
Il progetto pilota è stato avviato a gennaio e, in pochi mesi, Amazon è riuscita a implementarlo in quasi tutti i suoi centri di distribuzione.
Nel pianificare il programma, l’azienda si è affidata a consulenti ed esperti per trovare le soluzioni migliori, in modo che i processi e le postazioni fossero idonee alle esigenze di tutti i lavoratori, in termini di sicurezza e accessibilità.
L’azienda non si è fermata all’inserimento puro e semplice: in vista della collaborazione tra lavoratori con diverse abilità, Amazon ha organizzato corsi di formazione dedicati ad accogliere queste nuove figure.
In particolare, un corso per imparare la Lingua dei Segni italiana rivolto alla leadership e a tutti i dipendenti dei centri di distribuzione coinvolti nel programma.
Ma non solo: Amazon ha dotato le strutture di appositi tablet installati in posizioni strategiche per agevolare le persone che potranno così usufruire di un servizio di traduzione simultanea in lingua dei segni, in ogni momento.
Al momento il progetto è già attivo nei centri di Colleferro, Passo Corese, Torrazza Piemonte (TO), Castelguglielmo-San Bellino (Rovigo), Castel San Giovanni (Piacenza), Novara, San Salvo (Chieti) e Cividate al Piano (Bergamo), ma nei prossimi mesi l’iniziativa sarà allargata anche agli altri centri in Italia.
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