Un ufficio in mezzo alle vigne, dove trarre ispirazione lavorando all’aria aperta. L’esperienza di Chris Bangle, passato dalla BMW alle Langhe, d’esempio per i creativi più famosi
Non è detto che si debba lavorare per forza in un ambiente chiuso, tantomeno in epoca di smart workingÈ una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, introdotta dalla l. 81/2017 e caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro per il dipendente. More: la pandemia ha accelerato un processo già in atto da tempo, e qualcuno lo ha preso alla lettera, decidendo di trasferire la scrivania direttamente in mezzo ai vigneti.
È la storia di Chris Bangle, 64 anni, il creativo per eccellenza di colossi come BMW
e Opel, che ha pensato di cambiare radicalmente vita, e dare spazio alla fantasia scegliendo di abitare in mezzo alla natura, dove trova espressione anche la sua attitudine al design, mai spentasi.
Tra Asti e Cuneo, nella parte meridionale del Piemonte, esiste questo territorio coltivato a vigneti, che sta letteralmente spopolando tra gli intellettuali e i creativi più capaci d’Italia, decisi a trasformare la loro quotidianità in un originale mix di lavoro e benessere.
Chris Bangle ha messo radici nel borgo di Clavesana, un paese di 800 abitanti nel cuore delle Langhe dove, tra i filari di Dolcetto, il creativo trascorre le sue giornate, accogliendo colleghi che arrivano da ogni parte del mondo, non solo d’Italia.
Sono 5 le condizioni per abitare e lavorare felici: avere un grande spazio naturale dove poter esprimere al meglio la propria creatività; essere circondati da vigneti; poter godere di un panorama che comprenda la vista di un castello e le montagne sullo sfondo, e un accesso rapido e immediato ad autostrade e aeroporti.
A convalidare quanto lavorare in mezzo alla natura possa fare la differenza sia nelle performance, così come nel combattere lo stress, portandolo a livelli sostenibili, è anche la nuova guida dell’OMS (Organizzazione mondiale per la Sanità), Planning healthy and sustainable meetings, che ha definito i 4 fattori alla base di uno stile di vita sano ed ecologico: una corretta abitudine alimentare, un ambiente naturale, attività fisica e pratiche sostenibili.
Il borgo di Clavesana è divenuta il centro professionale di Chris Bangle, collegato a tutti i punti di riferimento del design internazionale. Sono tantissimi i creativi che approdano alla porta di Bangle, fino a considerare la possibilità di trasferirsi anch’essi, con lavoro e abitazione.
Lui stesso ha disegnato la sua casa, sempre più simile ad un micro mondo fatto di edifici in evoluzione, con finestre realizzate sullo stile delle case piemontesi, in modo da non sconvolgere l’architettura e l’urbanistica del paesaggio che ha attorno.
In questo contesto, il lavoro si trasforma quasi interamente: ogni momento diventa piacevole, totalmente lontano dal caos cittadino e dal ritmo veloce che caratterizza le grandi metropoli, libero dallo stress anche, e soprattutto, grazie alla vicinanza con la natura che circonda gli edifici.
L’abitazione di Bangle è in costante mutamento, e nel modificarla il designer si ispira al kintsugi, l’arte giapponese che individua come valore il riciclo e riuso degli oggetti: ogni cosa può essere riparata, aggiungendo elementi estetici belli e gradevoli.
Chi pensa che Chris Bangle abbia cambiato dimora per allontanarsi dal mondo del lavoro, si sbaglia di grosso: nella cascina piemontese il designer continua progettare barche, astronavi, gioielli e auto elettriche. Lo fa attraverso gli associati che arrivano da Prato, Cuneo, Torino, che si aggiungono a seconda delle necessità determinate dal progetto del momento.