Il Mannarino: come valorizzare le risorse umane nel mondo della ristorazione

Stipendi sopra la media, possibilità di crescita, formazione per tutti. E una volta l’anno tutti a Gardaland. Così l’azienda rende felici le sue persone

I 200 ragazzi della catena “Il Mannarino” godono di una retribuzione superiore alla media, turni fissati in anticipo di due settimane, un piano ferie annuale o semestrale e un giorno l’anno in cui tutti i ristoranti chiudono, perché l’azienda lo dedica al team building e alla condivisione.

Il gruppo di macellerie con cucina, al momento diffuso in Lombardia e Piemonte, offre la possibilità sia di acquistare al banco la carne e molte altre specialità regionali da cuocere a casa sia di consumare direttamente a tavola questi prodotti cotti, secondo una tradizione molto diffusa nei piccoli paesi del sud Italia.

Il brand, relativamente giovane, ha affrontato e superato la sfida del Covid e ora sta puntando molto sulla gestione e valorizzazione delle risorse umane.

Ne parliamo con Davide Manzo, Legal & Hr Manager.

Dalla Puglia alla Lombardia, un servizio vicino alle persone

“Il Mannarino spiega Davide Manzo nasce con il sogno di due ragazzi di portare al nord un tipo di ristorazione tradizionale molto diffusa in Puglia ed in tutto il Sud Italia. Parliamo delle classiche macellerie di quartiere, che al sud si trasformano anche in ristoranti perché nei paesi ci si adatta a fare un po’ tutto. L’atmosfera è semplice e accogliente, i prodotti di altissima qualità. Abbiamo portato per la prima volta questo format, che al nord non esisteva, a Milano, partendo dal primo punto vendita di piazza De Angeli. Abbiamo aperto poco prima della pandemia e avevamo la fila fuori, i cittadini milanesi hanno accolto la nostra avventura imprenditoriale con grande entusiasmo”.

“Poi purtroppo, proprio quando avevamo appena aperto il secondo punto vendita, siamo stati travolti dal covid. Non ci siamo arresi: abbiamo trasformato i camerieri in corrieri, deviato il business sulla vendita online e di fatto in questo modo siamo usciti indenni da una crisi durissima. Anzi, in quel periodo siamo riusciti anche ad assumere. Dopo, nel giro di due anni abbiamo aperto 13 store tra Lombardia e Piemonte, e un laboratorio centrale dedicato alle preparazioni fresche”.

Retribuzione competitiva e organizzazione bisettimanale

Visto il felice sviluppo dell’azienda, i manager de Il Mannarino hanno iniziato presto a interrogarsi su come favorire anche la crescita e la gratificazione delle risorse umane.

“Prima di tutto ‒ continua Manzo ‒ proponiamo dei pacchetti retributivi interessanti, con uno stipendio che è del 20% più alto rispetto alla media di mercato. Poi abbiamo inserito benefit, un piano di welfare premiale per tutti i dipendenti, progetti di formazione”.

“Quanto ai turni, nel settore della ristorazione sono spesso una spina dolente: noi cerchiamo di organizzarli in anticipo di almeno due settimane, in modo tale da permettere alle persone di organizzare anche la propria vita privata di conseguenza. Allo stesso modo il piano ferie è almeno semestrale, se possibile annuale”.

Una regola per il benessere: in cucina non si grida

Al Mannarino c’è poi una regola d’oro che tutti devono osservare: in cucina si parla, ma è vietato alzare la voce. “Chi ha avuto modo di metter piede dietro le quinte dei ristoranti ‒ spiega ancora Manzo ‒ sa bene che il clima è spesso molto teso e le grida sono cosa quotidiana. A noi non piace. Le persone che alzano la voce, che rispondono in modo sgarbato esternano un malessere che si allarga e si diffonde. Invece basta così poco per stare meglio tutti: si fa un respiro, si abbassano i torni e si dicono le stesse cose in modo gentile”.

“Puntiamo molto anche sulla crescita personale delle persone ‒ precisa il Legal & Hr Manager dell’azienda ‒ infatti la maggior parte dei nostri manager sono persone che hanno iniziato a lavorare con noi in altri ruoli e che, grazie al loro impegno e alle doti personali che hanno saputo mettere a frutto ‒ hanno raggiunto posizioni di responsabilità e di coordinamento”.

Una volta l’anno tutti insieme a Gardaland

Lo scorso anno il Mannarino ha inaugurato un’esperienza di team building destinata a diventare un must: per un giorno tutti i ristoranti sono rimasti chiusi, in modo da dare la possibilità a tutti i lavoratori di staccare e di dedicare quelle ore a un’attività tutti insieme. Anche per offrire un momento di relax e di leggerezza, si è scelto di passare la giornata a Gardaland: “è stato molto bello ‒ dice Manzo ‒ abbiamo sentito forte il senso di “famiglia” ed è stato bello anche vedere come la nostra organizzazione, molto orizzontale, abbia dato l’occasione di chiacchierare e condividere momenti bellissimi tutti insieme.”

L’azienda punta molto anche sulla formazione: “Ci piace anche fare informazione su come accedere alle agevolazioni alle quali le nostre persone potrebbero avere diritto: molte persone tendono a non interessarsi, a trascurare i bonus messi a loro disposizione dallo Stato. A volte anche perché le informazioni vengono veicolate in modo complesso o le procedure appaiono poco accessibili. Così facendo ‒ chiude Manzo ‒ si perdono delle opportunità, e noi vogliamo aiutare le nostre persone, al contrario, a sfruttare tutte le risorse a loro disposizione”.

 

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