Bonus partite IVA: cosa cambia nel 2024

Bonus 200 euro per autonomi e liberi professionisti
(foto Shutterstock)

La Manovra 2024 conferma e rende strutturale il cosiddetto Bonus partita IVA da 800 euro Inps

La legge di bilancio 2024 ha confermato, in modo strutturale, il bonus partite IVA (Iscro), una misura di sostegno, già introdotta in via sperimentale nel triennio 2021-2023. 

La finalità è quella di aiutare i lavoratori autonomi con redditi più bassi, maggiormente colpiti dalla crisi economica. A tal proposito sono stati stanziati 20 milioni all’anno fino al 2030.

Vediamo chi può richiedere il bonus partite IVA, quali sono i presupposti di accesso e a quanto ammonta il sostegno al reddito.

Indennità Iscro: cos’è il bonus per le partite IVA

Il bonus partite IVA è un’indennità di 800 euro per sei mensilità. Questo bonus autonomi prende il nome di Iscro, acronimo che sta per Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa. Si tratta di una nuova forma di assistenza a favore dei lavoratori autonomi, a metà strada tra l’indennità di disoccupazione e  la cassa integrazione.

Bonus partite IVA: a chi spetta?

Il bonus partite IVA 2024 (Iscro) spetta a tutti coloro che sono iscritti alla cosiddetta “gestione separata” dell’Inps, ad esempio lavoratori autonomi, artigiani, collaboratori continuativi. La p.iva, per la quale si chiede il bonus, deve essere attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda.


Iscro 2024: i requisiti per ottenerla

L’Iscro è riconosciuta a coloro che presentano i seguenti requisiti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
  • non essere beneficiari di Assegno di inclusione
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;

Questi requisiti devono essere mantenuti durante tutto il periodo di fruizione del beneficio. La chiusura della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’Iscro determina l’immediata cessazione del beneficio.

A quanto ammonta l’indennità Iscro?

L’importo della Iscro non può essere inferiore a 250 euro mensili e non può in ogni caso superare il limite massimo di 800 euro mensili. L’ammontare preciso è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle entrate. L’indennità Iscro decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda ed è erogata per sei mensilità. L’erogazione è condizionata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale, le cui modalità ed individuazioni saranno indicati con specifici decreti ministeriali.

Bonus partita IVA 800 euro inps: come ottenerla

La domanda del bonus partita IVA di 800 euro è presentata dal lavoratore all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascun anno di fruizione. Nella domanda il richiedente deve autocertificare i redditi prodotti per gli anni di interesse. Successivamente vengono svolti dei controlli da parte dell’Agenzia delle entrate, che al termine comunicherà l’esito all’INPS. Terminati positivamente i controlli, l’INPS eroga il bonus partita IVA.

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