Cassa Colf: le indennità covid per colf e badanti

Cassa Colf: le indennità Covid-19 per colf e badanti
(foto Shutterstock)

Focus su quali sono le tutele per i lavoratori domestici, su quali sono i rimborsi, e le indennità

Il c.d. «pacchetto Covid» prevede per i lavoratori domestici il riconoscimento di un’indennità giornaliera da ricovero o quarantena, il rimborso per l’acquisto di materiale sanitario per le visite mediche e molti altri strumenti di tutela. Le domande vanno presentate entro il 30 aprile 2022. 

Chi ha diritto a Cassa Colf?

Cassa Colf è il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori domestici (colf, badanti, assistenti domiciliari). È stato istituito con la sottoscrizione del contratto collettivo nazionale. 

Offre assistenza sanitaria integrativa, ossia servizi, prestazioni e rimborsi che si aggiungono a quelli offerti dal servizio sanitario nazionale. 

Il datore di lavoro ha l’obbligo di iscriversi e di iscrivere il dipendente a Cassa Colf e di pagare i contributi a favore del fondo.

Riguarda oltre 1 milione di lavoratori domestici.

Le tutele in caso di contagio, ricovero e isolamento

 In aggiunta alla propria offerta di servizi ordinari, Cassa Colf ha previsto uno specifico pacchetto a favore dei lavoratori domestici che sono stati contagiati dal virus o hanno dovuto osservare un periodo di quarantena/isolamento.

Ecco le misure:

  • indennità da quarantena/isolamento: 40 euro per ogni giorno, per un periodo non superiore a 14 giorni all’anno.
  • indennità da ricovero: 100 euro per ogni notte di pernotto in strutture ospedaliere (per un massimo di 50 giorni all’anno).
  • indennità forfettaria: in aggiunga all’indennità da ricovero, nel caso in cui sia stato necessario il ricovero in terapia intensiva, è prevista una indennità una tantum di 2.000 euro.

Nel caso in cui, la lavoratrice ricoverata o in isolamento, conviva con un figlio minore, ha diritto ad una ulteriore indennità di 40 euro per ciascun giorno di ricovero/isolamento, fino ad un massimo di 14 giorni all’anno.

Rimborso per spese mediche e visite mediche

La lavoratrice ha diritto al rimborso delle visite mediche, anche domiciliari, e degli interventi effettuati o sostenuti per contrastare la pandemia.

Per le visite e gli interventi dovuti al contagio è previsto un rimborso di 100 euro annui, anche se effettuati presso strutture private.

Rimane fermo il diritto della dipendente di richiedere il rimborso per le visite specialistiche

Per quanto riguarda l’acquisto di dispositivi medici per la cura domiciliare (farmaci, saturimetro, ossigeno), Cassa Colf riconosce un rimborso di 200 euro.

Quali documenti per rimborsi Cassa Colf? 

Per chiedere le indennità o i rimborsi la lavoratrice deve conservare alcuni documenti.

Per le indennità da isolamento e quarantena, è necessario rispettivamente il referto del tampone positivo e il certificato medico che dispone la quarantena.

Invece, per l’ulteriore indennità dovuta in caso di convivenza con figlio minore, serve l’autocertificazione dello stato di famiglia.

Quale termine per chiedere rimborsi? 

La richiesta delle indennità e dei rimborsi deve essere trasmessa entro e non oltre il 30 aprile 2022.

 

 

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